Soazza
Soazza comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Grigioni |
Regione | Moesa |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°21′58″N 9°13′30″E / 46.366111°N 9.225°E |
Altitudine | 620 m s.l.m. |
Superficie | 46,42[1] km² |
Abitanti | 324[2] (2020) |
Densità | 6,98 ab./km² |
Comuni confinanti | Calanca, Gordona (IT-SO), Lostallo, Mesocco, Rossa, San Giacomo Filippo (IT-SO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6562 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3823 |
Targa | GR |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Soazza (toponimo italiano; in tedesco Sowaz, desueto[3]) è un comune svizzero di 324 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Moesa.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Soazza si trova su un terrazzamento sulla sponda destra della Moesa, in Val Mesolcina; dista 29 km da Bellinzona e 88 km da Coira. Il punto più elevato del comune è la cima del Piz Pombi (2 967 m s.l.m.), che segna il confine con Mesocco e San Giacomo Filippo.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours, attestata dal 1219 e ampliata nel 1626-1639[3][4];
- Chiesa di San Rocco, attestata dal 1530 e ricostruita nel 1633[3][4];
- Cappella della Madonna Addolorata, eretta nel 1751[3][4];
- Cappella sulla strada per Mesocco, eretta nel 1735)[senza fonte];
- Ossario, costruito nel XVII secolo[senza fonte].
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Ospizio, costruito nella prima metà del XVI secolo[3]: edificio cubico dotato di un campanile a vela posteriore (1717), di una volta a crociera, una cappella privata novecentesca e soffitti di legno, nel cortile e sul muro del giardino[senza fonte] conserva affreschi di Francesco Antonio Giorgioli (Gesù Bambino porge a san Francesco d'Assisi un chiodo della croce e a sant'Antonio abate un giglio e Scene della Passione di Cristo, 1686 circa)[senza fonte];
- Casa Paret (XVI secolo)[senza fonte];
- Palazzo a Marca (1642): edificio cubico in pietra che presenta lo stemma della famiglia Ferrari (1809) nel timpano del portone e un soffitto dipinto (XVIII secolo)[senza fonte];
- Casa Santi (Imini) (metà XIX secolo), neoclassica[senza fonte];
- Villa Mazzoni (1916). Realizzata con conci squadrati, prende a modello le costruzioni romaniche[senza fonte];
- Ponte sulla Moesa[senza fonte].
Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[3]:
Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
La lingua ufficiale dell'intera valle è l'italiano ma la popolazione locale parla un dialetto lombardo[senza fonte].
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
L'uscita autostradale più vicina è Mesocco sud, sulla A13/E43 (2 km). La stazione ferroviaria omonima della Ferrovia Mesolcinese (con edificio per i viaggiatori del 1907[senza fonte] dal tetto a due falde) è in disuso.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (DE, FR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ (DE, EN, FR, IT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2020, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 1º settembre 2021. URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ a b c d e f Cesare Santi, Soazza, in Dizionario storico della Svizzera, 1º ottobre 2016. URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ a b c Storia, su soazza.ch, sito istituzionale del comune di Soazza. URL consultato il 9 settembre 2022.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, pp. 398–399
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
- AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 498, 499
- Paolo Mantovani, I toponimi del comune di Soazza. Con 80 fotografie e 2 carte del territorio, «Testimonianze di cultura locale», Biblioteca comunale, Soazza 2011
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Soazza
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Cesare Santi, Soazza, in Dizionario storico della Svizzera, 1º ottobre 2016. URL consultato il 9 settembre 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137656998 · GND (DE) 4242366-1 |
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