Signal (software)

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Signal
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GenereMessaggistica istantanea
SviluppatoreSignal Foundation
Data prima versione29 luglio 2014
Ultima versione7.0 (Android)[1]

7.0 (iOS)[2]

Ultima beta
  • 7.5.0-beta.1 (4 aprile 2024)
  • 7.4.0.9 (27 marzo 2024)
  • 7.3.0 (3 aprile 2024)
Sistema operativoMultipiattaforma (Android, iOS, Windows, macOS, Linux)
LinguaggioObjective C
Java
JavaScript
C
Swift
LicenzaGNU Affero General Public License, versione 3
(licenza libera)
Sito websignal.org, signal.org/zh_TW/ e signal.org/zh_CN/

Signal è un'applicazione di messaggistica istantanea centralizzata che consente di effettuare chat e chiamate audio-video crittografate.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'applicazione è disponibile per le piattaforme Android e iOS, oltre che per desktop su Windows, Linux e Mac[3].

Signal è un software libero e open source, sviluppato da Signal Foundation e da Signal Messenger LLC ed è rilasciato sotto licenza GPLv3 ed impiega un protocollo di sicurezza denominato Signal Messaging Protocol;[4] gli algoritmi di crittografia end-to-end (Curve25519, AES-256, HMAC-SHA256) rendono sicure le informazioni scambiate, quali audio, testo, documenti e video.

Gli utenti di una chat possono verificare autonomamente l'identità dei loro corrispondenti confrontando i rispettivi codici di sicurezza (scansionabili anche come codice QR) e scongiurare, così, l'accesso alla conversazione da parte di utenti non autorizzati (attacco MITM).

Signal può essere utilizzata per inviare e ricevere messaggi privati e di gruppo, la propria posizione GPS, GIF animate, adesivi, allegati e messaggi multimediali.

Signal memorizza, sui propri servers, unicamente il giorno in cui l'utente si connette al servizio, mentre le conversazioni e i file scambiati restano memorizzati sul dispositivo (PC o smartphone).

È tuttavia possibile impostare un PIN[5] che permetta all'utente, nel caso lo desideri, di memorizzare sui server in forma crittografata il proprio profilo, i propri contatti e le impostazioni dell'app esclusivamente per funzioni di ripristino (per esempio, in caso di cambio telefono o reinstallazione).

L'applicazione, accessibile anche con sblocco tramite impronta digitale, consente di nascondere il mittente del messaggio inviato risultando identificabile soltanto dal destinatario[6].

Alcune tra le funzionalità presenti sono: tema scuro o chiaro, messaggi a scomparsa (con timer personalizzabile), conferme di lettura, note vocali e altro ancora.

Nell'ottobre 2023 gli sviluppatori annunciano di aver aggiunto, al protocollo di crittografia dell'app (X3DH Key Agreement Protocol), un ulteriore livello di protezione contro la minaccia dei futuri computer quantistici che saranno in grado di infrangere gli attuali standard di crittografia. È denominato PQXDH ed ha già passato positivamente un'analisi formale (audit) da parte di ricercatori terzi.

Con la versione 7.0 è stato introdotto il sistema degli Usernames: è possibile, cioè, scegliere un nickname e comunicare con gli altri utenti del servizio senza far conoscere il proprio numero di telefono.

La storia[modifica | modifica wikitesto]

Signal nasce dall'incontro tra Moxie Marlinspike, crittografo, ex capo della sicurezza di prodotto di Twitter, e Brian Acton, uno dei fondatori di Whatsapp. Sulla fine del 2013 Marlinspike contatta Acton per proporgli di integrare in Whatsapp il sistema di crittografia end to end già ideato per TexSecure. Successivamente Acton lascia Facebook (alla quale aveva venduto Whatsapp per 19 miliardi di dollari) in polemica con le politiche aziendali sulla privacy.

Nel frattempo Marlinspike e la sua Open Whisper System unificano RedPhone e TextSecure, dando vita a Signal.

L'applicazione è ora sviluppata dalla Signal Foundation, Organizzazione Non- Profit presieduta da Acton e da lui finanziata con un prestito di 50 milioni di dollari a tasso zero; Marlinspike ne è attualmente amministratore delegato.

Marlinspike ha chiarito in un'intervista a Anna Wiener del New Yorker che la natura non profit di Signal ne garantisce l'integrità: basandosi sulle donazioni e non sulla necessità di fare profitti, Signal può concentrarsi sui bisogni degli utenti, incluso il desiderio di privacy, e non sulla necessità di monetizzare gli stessi [7].

Nel febbraio 2020, Politico riporta che l'Unione Europea consiglia ai suoi funzionari di utilizzare Signal rispetto ad altre applicazioni di messaggistica, in quanto garantisce una maggiore riservatezza e sicurezza [8]

Nel 2021, in vista dell'entrata in vigore della nuova politica di privacy di Whatsapp, (che si appresta a condividere maggiormente i dati dei suoi utenti con Facebook), Signal riceve una nuova spinta nell'aumento dei download e degli utenti attivi. A tale crescita hanno contribuito in concomitanza alcuni tweet di Elon Musk in cui consigliava di usare l'applicazione.[9]

In seguito a questa improvvisa crescita, nel primo pomeriggio del 15 gennaio 2021 il servizio di Signal è saltato a causa di un eccessivo flusso di dati.[10] Il 17 gennaio 2021, attraverso il proprio profilo ufficiale di Twitter, Signal ha annunciato il totale ripristino del servizio.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Signal Private Messenger - App Android su Google Play, su play.google.com. URL consultato il 4 agosto 2023.
  2. ^ Signal - Private Messenger su App Store, su itunes.apple.com. URL consultato il 4 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Standalone Signal Desktop, in Signal Blog. URL consultato il 1º novembre 2017.
  4. ^ (EN) A Formal Security Analysis of the Signal Messaging Protocol (PDF), su eprint.iacr.org. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  5. ^ PIN di Signal, su Assistenza Signal. URL consultato il 27 settembre 2020.
  6. ^ Username, su signal.org.
  7. ^ (EN) Anna Wiener, Taking Back Our Privacy, in The New Yorker, 26 ottobre 2020.
  8. ^ (EN) Laurens Cerulus, EU Commission to staff: Switch to Signal messaging app, in Politico.eu, 20 febbraio 2020.
  9. ^ Whatsapp ed Elon Musk spingono l’app Signal in cima alle classifiche, su lastampa.it, 12 gennaio 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
  10. ^ Signal down: migliaia di segnalazioni da tutto il mondo, succede anche a voi? (foto), su AndroidWorld, 15 gennaio 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
  11. ^ https://twitter.com/signalapp/status/1350595202872823809, su Twitter. URL consultato il 21 marzo 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Signal ha scelto la criptovaluta MobileCoin, in punto-informatico.it, 7 aprile 2021. URL consultato il 7 aprile 2021.