Sharmeen Obaid-Chinoy

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Sharmeen Obaid-Chinoy nel 2013
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior cortometraggio documentario 2012
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior cortometraggio documentario 2016

Sharmeen Obaid-Chinoy (Karachi, 12 novembre 1978) è una regista, produttrice cinematografica e attivista pakistana[1], ha ricevuto due premi Oscar, sei Emmy Awards e un premio Lux Style.

Sharmeen Obaid-Chinoy è la prima regista pakistana ad ottenere un premio Oscar.[2] La rivista Time l'ha inserita tra le 100 persone più influenti del mondo nel 2012.[3] Secondo alcuni è grazie al suo documentario A Girl in the River: The Price of Forgiveness che il primo ministro pakistano Nawaz Sharif abbia deciso di modificare la legge sul delitto d'onore in Pakistan.[4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 2020 è stato annunciato che avrebbe co-diretto la serie Ms. Marvel con Adil El Arbi , Bilall Fallah e Meera Menon per Disney+ per portare sul grande schermo la prima eroina musulmana dei Marvel Studios[5] e diventando lei la prima regista pakistana a collaborare con la Marvel.[6]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premio Oscar[modifica | modifica wikitesto]

International Emmy Award[modifica | modifica wikitesto]

  • 2010: International Emmy Award al migliore documentario per Pakistan's Taliban Generation

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Johnson-Freese, Joan, "Critical Muslim 4: Pakistan", Routlegde Press, London & NY. 2019.
  • (EN) Imran, Rahat, Activist Documentary Film in Pakistan: The Emergence of a Cinema of Accountability, Routlegde Press, London & NY. 235 pagine. 2016.
  • (EN) Ziauddin Sardar, Robin Yassin-Kassab, Critical Muslim 4: Pakistan?, Hurst & Co Press, London. October-December 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN276254361 · ISNI (EN0000 0003 8450 9308 · LCCN (ENno2012136601 · GND (DE1029445265 · J9U (ENHE987012385168105171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012136601