Sergio de Novales y Sainz de Baranda

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Sergio de Novales y Sainz de Baranda

Sergio de Novales y Sainz de Baranda (Valle de Mena, 7 ottobre 1864Toledo, 11 marzo 1921) è stato un agronomo e politico spagnolo ricco proprietario terriero, ex deputato, direttore del giornale El Progreso Agricola y Pecuario, morto tragicamente nell'incidente ferroviario di Villaverde, nei pressi di Toledo l'11 marzo 1921.

Famiglia d'origine[modifica | modifica wikitesto]

Sergio de Novales y Sainz de Baranda era figlio di Pedro de Novales y Cantonad e di Presentacion Sainz de Baranda y Gil-Machón. Aveva tre sorelle: Luisa[1], Petra[2] e Isabel. I suoi nonni materni erano Juan Valentin Sainz de Baranda y de Villasante e Tomasa Gil-Machon y Perez.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in ingegneria agraria nel 1888 iniziò nel 1890 una brillante carriera nella Amministrazione pubblica entrando nella Direzione Generale delle Entrate Dirette dove la sua attività fu altamente apprezzata per l'impulso che seppe dare allo sviluppo dell'economia del suo paese.

Fu deputato alle cortes per un breve periodo e professore della Scuola generale di Agricoltura. In quest'ambito fece numerosi viaggi all'estero visitando le maggiori capitali europee per studiare le più moderne tecnologie agrarie che poi introdusse in Spagna avendo come valido laboratorio le sue estese proprietà fondiarie tra cui spiccava la grande tenuta modello La Alberquilla[3] nei pressi di Toledo.

Si occupò attivamente di zootecnia, di macchinari agricoli e dei metodi di trasformazione dei prodotti agricoli nell'intento di affrancare l'arretrata economia agricola del suo paese dalla dipendenza dall'estero.

Fu l'autore di uno studio per l'approvvigionamento dell'acqua e lo smaltimento delle acque nere di Madrid.

In qualità di presidente della Sociedad Fuerzas motrices del Gandara si occupò anche dello sfruttamento a fini energetici dei corsi d'acqua nel Nord della Spagna.

Dal 1900 fino alla morte fu il direttore del periodico El Progreso Agricula y Pecuario di Madrid.

Per i suoi alti meriti professionali fu insignito della Croce di Carlo III.

Morì tragicamente l'11 marzo 1921 nell'incidente ferroviario di Villaverde nei pressi di Toledo mentre era diretto alla sua tenuta di La Alberquilla dove risiedeva con la sua famiglia.

A Toledo gli fu intitolata la scuola per fanciulle da lui voluta.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Dal matrimonio con Rosario Pelayo ebbe l'unica figlia Maria del Rosario de Novales y Pelayo che sposò Francisco Urquijo de Federico il cui figlio Juan Manuel Urquijo de Novales sposerà la principessa Maria Cristina di Baviera il 15 luglio 1967 a Siviglia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luisa de Novales y Sainz de Baranda, sposata con Manuel Sainz de Baranda y Gil Machon, suo zio materno (?), sarà madre di Leonardo Sainz de Baranda y de Novales, avvocato, deputato e Montero de Guarda y Cámara del Rey.
  2. ^ Petra de Novales y Sainz de Baranda, sposata con Pedro Romillo Ortiz, sarà madre di Pedro, Toribio e Esteban Romillo-Ortiz y de Novales
  3. ^ Sergio de Novales y Sainz de Baranda aveva ereditato la tenuta “La Alberquilla” dallo zio (?), il bibliofilo Bartolomé José Gallardo (1776-1852) che ne era stato il proprietario fin dalla prima metà dell'800. A quei tempi la campagna era invasa dalle zanzare mentre la casa era piena di scaffali di libri di cui conservava un vivo ricordo il piccolo Gregorio Marañón (1887-1960). Fonte: José Botella Llusiá, Antonio Fernández de Molina - (ES) Marañón en Toledo: sobre Elogio y nostalgia de Toledo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) M. Sanchez de los Santos “Las Cortes Españolas” 1910 - noticias biograficas de Sergio de Novales y Sainz
  • (ES) El Progreso Agricula y Pecuario, Madrid, 15.6.1921 pag.360
  • (ES) ABC, Sevilla, 15.7.1967
  • (ES) José Botella Llusiá, Antonio Fernández de Molina - Marañón en Toledo: sobre Elogio y nostalgia de Toledo

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