Serenata di Scappino

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(CO)

«O spechiu d’e zitelle di la pieve,
O La miò chiara stella matuttina
Più bianca di lu brocciu e di la neve,
Più rossa d’una rosa damaschina,
Più aspra d’a cipolla, e d’u stuppone
Più dura d’una teppa, e d’un pentone...»

(IT)

«O specchio delle ragazze della pieve,
O la mia chiara stella mattutina
Più bianca del brocciu e della neve,
Più rossa di una rosa damascata,
Più aspra di una cipolla, e di una arancia amara
Più dura di un'altura, e di un masso...»

La Serenata di Scappino (in corso Sirinatu di Scappinu) del poeta e scrittore corso Salvatore Viale è considerato come il primo testo di letteratura in còrso. Si trova nel Quarto Canto della Dionomachia, opera quasi totalmente scritta in italiano da Viale e stampata per la prima volta a Bastia nel 1817.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

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