Segugio infernale

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La dea Hel accompagnata dal segugio infernale Garmr in una xilografia di Johannes Gehrts, 1889

Il segugio infernale o cane infernale (in inglese, Hellhound) è una creatura leggendaria presente nelle mitologie di tutto il mondo. Sono esseri dalle fattezze canine, descritti come guardiani o servitori dell'inferno, del diavolo o degli inferi. Le caratteristiche fisiche specifiche variano da cultura a cultura, ma spesso includono il colore nero, il pelo innaturalmente folto, la forza sovrannaturale e gli occhi rossi o fiammeggianti. Tra gli esempi più noti di segugio infernale si possono senz'altro citare Cerbero, il cane di Ade nella mitologia greca, e Garmr, guardiano degli inferi nella mitologia norrena.

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Europa[modifica | modifica wikitesto]

Belgio[modifica | modifica wikitesto]

Oude Rode Ogen ("Vecchi Occhi Rossi"), conosciuto anche come Bestia delle Fiandre, era un demone che si credeva si aggirasse nelle Fiandre e in Belgio nel XVIII secolo. Secondo la leggenda era in grado di assumere la forma di un grande segugio nero dagli occhi rossi come fuoco. In Vallonia i racconti popolari menzionano poi il Tchén al tchinne (in vallone, "Segugio incatenato"), un segugio infernale legato a una lunga catena, che si dice si aggiri per i campi durante la notte.[1]

Catalogna[modifica | modifica wikitesto]

Nei miti catalani il Dip è un segugio malvagio, nero e irsuto, un emissario del diavolo che si nutre di sangue umano e che, come altri esseri demoniaci del folklore della Catalogna, è zoppo.[2] La creatura è raffigurata sullo stemma del comune catalano di Pratdip.

Francia[modifica | modifica wikitesto]

Nella Francia dell'856 d.C. si raccontava di un cane nero che si era materializzato all'interno di una chiesa le cui porte erano chiuse. Secondo il racconto, l'edificio si fece buio mentre il segugio setacciava la navata, come per cercare qualcuno, per poi scomparire improvvisamente.[3] In Normandia si racconta invece di come uno spirito chiamato Rongeur d'Os (rosicchiatore d'ossa) vaghi per le strade di Bayeux nelle notti d'inverno assumendo la forma di un cane fantasma, masticando ossa e trascinandosi dietro delle catene.[4] Nella Bassa Bretagna vi sono infine racconti che narrano di una nave fantasma il cui equipaggio è composto da anime di criminali, sorvegliati e torturati da diversi segugi infernali.[5]

Germania[modifica | modifica wikitesto]

In Germania era credenza che il diavolo stesso potesse apparire sotto forma di segugio nero, soprattutto in occasione della Notte di Valpurga.[6]

Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Cerbero.

Nella mitologia greca Cerbero è un cane policefalo, il cui compito è quello di sorvegliare le anime degli inferi e di impedire loro la fuga. Figlio dei mostri Tifone ed Echidna, è il segugio del dio Ade e viene spesso descritto come dotato di tre teste e di un serpente come coda. Numerosi serpenti emergono inoltre da diverse parti del suo corpo.

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Galles[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Gwyllgi.

Il gwyllgi (termine composto da gwyllt, selvaggio o gwyll, crepuscolo e ci, cane) è un cane nero della mitologia gallese che ha l'aspetto di un mastino inglese dal fiato minaccioso e dagli occhi rosso fuoco.[7]

Cŵn Annwn[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Cwn Annwn.

Nella mitologia gallese i Cŵn Annwn erano i cani spettrali dell'Annwn, l'aldilà. Erano associati a una forma della caccia selvaggia, presieduta da Gwynn ap Nudd. I cristiani soprannominarono queste mitiche creature come "Segugi dell'Inferno" o "Cani dell'Inferno" teorizzando quindi che fossero proprietà di Satana.[8][9] Tuttavia, l'Annwn della tradizione gallese medievale non è una sorta di Inferno o di dimora per le anime dei defunti, bensì un vero e proprio paradiso ultraterreno.

In Galles, erano poi associati alle migrazioni delle oche, presumibilmente per via del loro verso udito durante la notte, che ricorda quello dei cani. Si diceva andassero a caccia in specifiche notti (le vigilie di San Giovanni, San Martino, San Michele Arcangelo, Ognissanti, Natale, Capodanno, Sant'Agnese, San Davide di Menevia e il Venerdì Santo), oppure, più semplicemente, in autunno e inverno. Il Cŵn Annwn venne anche considerato come scorta delle anime nel loro viaggio verso l'aldilà. Questi segugi sono talvolta accompagnati da una temibile megera di nome Malt-y-Nos, ossia "Matilda della notte". Un altro nome per queste creature è Cŵn Mamau,"Segugi delle madri".

Inghilterra[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Cane nero.

Il mito è diffuso in tutta la Gran Bretagna nella forma dei cosiddetti cani neri del folklore inglese. Il primo riferimento scritto agli hellhound si trova nella versione di Peterborough della Cronaca anglosassone, risalente all'XI-XII secolo.[10]

Scandinavia[modifica | modifica wikitesto]

Nella mitologia norrena, Garmr o Garm (termine che in antico norvegese significa straccio) è un lupo o un cane associato sia alla dea degli inferi Hel che al Ragnarök. Viene descritto come un guardiano macchiato di sangue che sorveglia il cancello di Hel, il regno degli inferi.

Terre ceche[modifica | modifica wikitesto]

Si riportano numerosi avvistamenti di segugi infernali in tutte le terre ceche.[11]

America[modifica | modifica wikitesto]

America Latina[modifica | modifica wikitesto]

Si racconta di segugi infernali neri dagli occhi infuocati in tutta l'America Latina, dal Messico all'Argentina. Queste creature vengono chiamate in vari modi, che includono Perro Negro (in spagnolo,"cane nero"), Nahual, Huay Chivo e Huay Pek(Messico), Cadejo (America Centrale), il cane fa (Argentina) e il Luison (Paraguay e Argentina). Si dice siano incarnazioni del Diavolo o, alternativamente, stregoni in grado di cambiare forma.[12]

Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Una leggenda relativa a un segugio infernale persiste a Meriden, nel Connecticut, fin dal XIX secolo. Si racconta di come il cane infesti le Hanging Hills, una popolare area ricreativa che consiste in un sistema di creste rocciose e gole. Il primo resoconto non proveniente da un locale è arrivato da W.H.C. Pychon, che nella rivista The Connecticut Quarterly lo descrive come un presagio di morte. Si dice che incontrare questo cane nero per la prima volta porterà gioia, la seconda dolore, la terza morte.[13]

Il termine hellhound appare spesso anche nella musica blues americana, ad esempio nella canzone di Robert Johnson del 1937, "Hellhound on My Trail".

Asia[modifica | modifica wikitesto]

Arabia[modifica | modifica wikitesto]

In Arabia si crede che i Jinn, entità non necessariamente malvagie ma spesso considerate tali, si servano di cani neri come destrieri. La rappresentazione negativa dei cani si deve probabilmente alla loro abitudine di masticare ossa (associata al "mangiare i morti") e disseppellire tombe. Si dice anche che gli stessi jinn vaghino per i cimiteri nutrendosi di cadaveri, caratteristica che rende tale relazione ancora più stretta.[14]

India[modifica | modifica wikitesto]

Il Mahākanha Jātaka del canone buddista Pali contiene un racconto riguardo ad un segugio nero, chiamato con il nome di Mahākanha (in lingua pāli, "grande nero"). Guidato dal dio Śakra sotto le spoglie di un abitante delle foreste, Mahākanha spaventa i malvagi, spingendoli verso la rettitudine in modo che meno persone rinascano all'inferno.

La sua apparizione è sintomo della degenerazione morale del mondo umano, quando monaci e monache non si comportano correttamente e l'umanità è corrotta e malvagia.[15]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Giochi[modifica | modifica wikitesto]

Dungeons & Dragons[modifica | modifica wikitesto]

Nel gioco di ruolo fantasy di Dungeons & Dragons, il segugio infernale è una creatura simile a una iena che caccia in branco, in grado di sputare fuoco. È classificato come un esterno dei Nove Inferi. Il segugio infernale è stato introdotto nel gioco nel suo primo supplemento, Greyhawk, nel 1975.[23]

In Dungeons and Dragons, un segugio infernale assomiglia a una creatura rognosa, magra, per certi aspetti demoniaca, dall'aspetto simile a quello di una iena, con occhi rossi e orecchie da drago, con la capacità di sputare fuoco. Tuttavia, la Quarta Edizione li descrive come canidi quasi scheletrici avvolti dalle fiamme. Il segugio infernale adora causare dolore e sofferenza, cacciando di conseguenza. La tattica del branco è quella di circondare silenziosamente la preda, quindi far avvicinare due segugi infernali a spingere la vittima nel soffio infuocato di un terzo segugio. Attaccheranno con i loro artigli e denti, se necessario. Se la preda riesce a sfuggire, i segugi infernali la inseguiranno senza sosta, grazie anche alla loro velocità e agilità. Un altro tipo di segugio infernale è il segugio da guerra Nessian, un mastino nero come carbone grande quanto un cavallo da tiro, spesso protetto da una cotta di maglia. I segugi infernali non possono parlare, ma comprendono l'Infernale, una delle lingue del gioco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Noir Dessein, Sorcellerie et Cultes Populaires en Wallonie, Warsage, 1998.
  2. ^ Theresa Bane, Encyclopedia of Fairies in World Folklore and Mythology, 2013, ISBN 9781476612423.
  3. ^ Chris McNab, Mythical Monsters: The scariest creatures from legends, books, and movies, Scholastic Publishing, 2006, pp. 8-9.
  4. ^ Wright 1846, p. 128.
  5. ^ Thiselton-Dyer 1893, p. 289.
  6. ^ Gary R. Varner, Creatures in the mist: little people, wild men and spirit beings around the world : a study in comparative mythology, Algora Publishing, 2007, pp. 114–15.
  7. ^ George M. Eberhart, Mysterious Creatures: A Guide to Cryptozoology, 1: A-M, 2002, p. 222, ISBN 1-57607-283-5.
  8. ^ Jane Pugh, Welsh Ghostly Encounters, Gwasg Carreg Gwalch, 1990, ISBN 0-86381-791-2.
  9. ^ Celtic Mythology, Geddes and Grosset, 1999, ISBN 1-85534-299-5.
  10. ^ Katy Prickett, The terrifying story of the 'hell hound'", in BBC News, 31 ottobre 2015.
  11. ^ Martin Stejskal, Labyrintem tajemna, aneb Průvodce po magických místech Československa, Praga, Paseka, 1991, p. 36, ISBN 80-85192-08-X.
  12. ^ Burchell 2007, pp. 1, 24.
  13. ^ The Connecticut Quarterly, su books.google.com, 19 maggio 2019.
  14. ^ Amira El Zein, The Evolution of the Concept of Jinn from Pre-Islam to Islam, p. 264.
  15. ^ W. H. D. Rouse, The Jataka Volume IV, su sacred-texts.com, Pali Text Society, 1901.
  16. ^ Laura Spencer Portor, The Greatest Books in the World: Interpretative Studies, Chautauqua, New York, Chautauqua Press, 1917, p. 89.
  17. ^ Ruth Rendell, A most serious and extraordinary problem, in The Guardian, 12 settembre 2008.
  18. ^ Thomas Mann, 'Doctor Faustus: The life of the composer Adrian Leverkuhn, traduzione di J. E. Woods, 1947, p. 29.
  19. ^ Joseph McCabe, The Complete SFX Guide to Ghostbusters, 2016, p. 77.
  20. ^ Peter Hartlaub, Hellhounds, su San Francisco Chronicle, 28 marzo 2010.
  21. ^ Tina Smithers Peckham, Does 'Teen Wolfs Hellhound Mean Good Or Bad News For Beacon Hills?, in MTV, 2 settembre 2015.
  22. ^ Age of Mythology Heaven: Atlantean God Powers, su Aom.heavengames.com.
  23. ^ Gygax, Gary and Robert Kuntz. Supplement I: Greyhawk (TSR, 1975)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]