Scroforio

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Scroforio
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Comune Terranova Sappo Minulio
Territorio
Coordinate38°19′00″N 16°00′00″E / 38.316667°N 16°E38.316667; 16 (Scroforio)
Altitudine213 m s.l.m.
Abitanti105[1] (21-10-2001)
Altre informazioni
Cod. postale89010
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scroforio
Scroforio

Scroforio è una frazione italiana di 105 abitanti[1] del comune di Terranova Sappo Minulio.

Unica frazione del comune, si tratta di un modesto agglomerato urbano situato tra il capoluogo comunale e Taurianova, a qualche km all'interno rispetto alla Strada Provinciale 1 di Gioia Tauro e Locri tra Taurianova e Santa Cristina d'Aspromonte.

In passato fu uno dei casali della Terranova distrutta dal terremoto del 1783[2] ed ha avuto differenti denominazioni ("Scalamosorio", "Scrofolìo, "Scrofolìa, "Scrofonio", "Scrofario", quest'ultima tuttora in uso nel dialetto locale).

La prima scuola maschile "per l'istruzione dei fanciulli di Scroforio" è stata aperta nel 1902. Nel 1911, a tre anni dal terremoto del 1908 il quale causò non pochi disagi e danni agli abitanti della frazione anche per l'insorgenza di una vasta frana che minacciava l'abitato (per questo motivo fu costruita una baraccopoli che perdurò a lungo), l'amministrazione cittadina deliberò la riapertura di una "scuola mista di Stato nella borgata Scroforio".

Nel 1905 venne scavato e messo in funzione all'interno dell'abitato un pozzo artesiano in modo da permettere di attingere acqua, per i vari fabbisogni, in luogo più vicino rispetto alla ubicazione della "fontanina di Spanò" (utilizzata, fino ad allora, per tali necessità).

A Scroforio si trova la chiesa dedicata a "sant'Elia profeta". Questa chiesa sorge a poca distanza dalla prima chiesa edificata nella "borgata Scroforio" in anni successivi al terremoto del 1783 "con il soccorso in buona parte della Principessa di Gerace" e per la restante somma con l'intervento economico del parroco pro-tempore, come si legge nello "Stato delle Chiese" di Terranova.

Il 26 luglio di ogni anno si festeggia sant'Anna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dati Censimento Istat 2001, su dawinci.istat.it. URL consultato il 7 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  2. ^ Insieme ai casali di Molochio, Molochiello, Galatoni, Bracadi, Radicena, Iatrinoli, Curtuladi-Casalnuovo, San Martino e Santo Martinello, San Leo, Carbonara, Cristò, Vatoni, Pìcare, Rizziconi, molti dei quali sono oggi toponimi di contrade.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmelo Trasselli, Lo Stato di Gerace e Terranova nel Cinquecento, Edizioni Parallelo 38, 1978;
  • Rocco Liberti, Gli antichi casali scomparsi di Terranova, Barbaro Editore, Oppido Mamertina 1980 (seconda edizione riveduta ed ampliata: in Quaderni Mamertini, 72, 2006).
  • Giosofatto Pangallo, I casali di Terranova, Forgraphic, Polistena 1993.
  • Agostino Formica, Storia di Terranova Sappo Minulio. Società, economia, politica: 1900-1928. La sommossa popolare del 1921. L'"affaire" Taurianova, For graphic, Polistena 1998.