Saverio Landolina

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Saverio Landolina Nava

Saverio Landolina Nava (Catania, 17 febbraio 1743Siracusa, 1814) è stato un archeologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da famiglia di antica nobiltà, per la sua competenza in materia di antiquaria e archeologia fu nominato Regio Custode delle Antichità del Val Demone e del Val di Noto.

Il 7 gennaio 1804 rinvenne una statua di Venere, probabilmente una Venere Anadiomene (dal greco anadyomène, "emersa"), replica romana del II secolo d.C., attualmente esposta al Museo Archeologico Regionale "Paolo Orsi" di Siracusa, che da lui prese il nome di Venere Landolina.

Così come il celebre Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari, per l'area catanese, fu guida di Jean Houel nel corso della tappa siracusana del suo Grand Tour.

Fu membro della Massoneria[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bent Parodi - Anna Maria Corradini, Goethe in Sicilia. L'isola iniziatica, Messina, Armando Siciliano Editore, 2008, p. 32.

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Controllo di autoritàVIAF (EN63723280 · ISNI (EN0000 0001 1658 1039 · SBN SBLV201289 · BAV 495/214067 · CERL cnp00405867 · LCCN (ENno2004069180 · GND (DE119399768 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96028316