Santa Giovina

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Santa Giovina

vergine e martire

 
NascitaRoma
MorteIII secolo
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza21 luglio
Attributiprotettrice dei denti

Giovina (Roma, ... – III secolo) è una martire cristiana, vissuta durante il regno dell'imperatore Aureliano.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia del senatore romano Coas e di Aurelia, nobile romana[1]. Fu educata al culto cristiano dai credenti genitori[1]. Durante un'assenza del padre, madre e figlia furono denunciate al prefetto di Roma come cristiane. Arrestate, vennero giudicate e condannate a morte. Entrambe vennero decapitate[2]. Giovina aveva solo 5 anni.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il suo corpo venne sepolto nella catacomba di Sant'Ermete lungo via Salaria Vecchia. I suoi resti vennero poi conservati nella basilica romana di Sant'Ermete[3].

Papa Pio IX fece dono delle sante reliquie al padre agostiniano Antonio Maria Di Iorio perché fossero venerate e collocate nell'allora chiesa di Santa Maria delle Grazie a Lanciano. Il 18 luglio 1850 l'urna con i resti partì per la sua destinazione. Insieme alle reliquie il 21 luglio arrivarono a Lanciano anche una lapide di marmo con l'iscrizione a Jovinae figliae dulcissimae quae vixit annis V. dies XII. in pace.. e una ampolla contenente la terra sporca di sangue[2]. Con l'arrivo della santa bambina la chiesa cambiò nome in Santa Giovina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b s_giovina, su tuttolanciano.it. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).
  2. ^ a b Lanciano.it: il portale della città di Lanciano, su lanciano.it. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2008).
  3. ^ s_giovina, su tuttolanciano.it. URL consultato il 7 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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