San Ruffillo (Bologna)

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San Ruffillo
ex quartiere
Quartiere San Ruffillo
San Ruffillo – Veduta
San Ruffillo – Veduta
La chiusa di San Ruffillo sul torrente Savena
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Comune Bologna
Amministrazione
Data di istituzione1962
Data di soppressione1985
Territorio
Coordinate44°27′25.24″N 11°22′10.27″E / 44.45701°N 11.36952°E44.45701; 11.36952 (San Ruffillo)
Abitanti21 096[1] (2023)
Altre informazioni
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
TargaBO
CircoscrizioneQuartiere Savena
Cartografia
San Ruffillo – Localizzazione
San Ruffillo – Localizzazione

San Ruffillo (San Rafèl in bolognese) è un ex quartiere di Bologna, ora zona statistica facente parte del Quartiere Savena.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antichità e medioevo[modifica | modifica wikitesto]

La prima attestazione della località risale al 1076 come vico, il cui nome deriva dall'omonima chiesa nota dal 996. Per la sua posizione lungo la valle del Savena era sede di diversi mulini di proprietà di enti ecclesiastici cittadini.[2]

Nella seconda metà del XII secolo il Comune di Bologna intraprese la decisione di costruire la chiusa omonima portare le acque in città tramite il canale di Savena deviando il corso del torrente omonimo.[2][3]

Nel 1223 la comunità di San Ruffillo fu assegnata al quartiere di Porta Procola; nel 1282 risulta unita alla comunità Malvolta.[2]

Il 20 giugno 1361, nella zona fra il ponte sul Savena e la località chiamata "Bastia", si svolse la battaglia di San Ruffillo, combattuta fra le truppe assoldate dal cardinale Legato Egidio Albornoz e i mercenari di Bernabò Visconti, per il controllo sulla città. La vittoria andò alle truppe pontificie, confermando il dominio della Chiesa su Bologna.[2][4]

Nel XV secolo risulta definitivamente parte del suburbio bolognese, mentre nel 1587 divenne una delle sei circoscrizioni ecclesiastiche suburbane.[2]

Storia contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1810 San Ruffillo venne aggregato a Bologna, di cui divenne una frazione dopo l'unità d'Italia; quest'ultima venne soppressa nel 1933.[2] Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX ha subito, come tutta la campagna della periferia bolognese, una forte urbanizzazione.

Nel 1934 venne aperta la stazione ferroviaria di San Ruffillo, sulla linea ferrovia "direttissima" tra Bologna e Firenze, che tuttora attraversa il rione. L'area della stazione fu oggetto di bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Qui, nell'inverno del 1945, si consumarono a più riprese fucilazioni di oppositori politici e partigiani da parte delle forze nazifasciste, note come gli eccidi di San Ruffillo, oggi ricordate da un cippo commemorativo nel piazzale adiacente alla stazione.

San Ruffillo cessò di essere un quartiere a sé stante nel 1985, quando fu accorpato al quartiere Mazzini, con il quale tuttora forma il quartiere Savena.

Ad oggi, insieme al limitrofo quartiere Santo Stefano (furono un unico quartiere fino agli anni '60[non chiaro]), ed al quartiere Saragozza, costituisce la periferia-bene di Bologna, grazie soprattutto alla vicinanza del torrente Savena e dei colli.

Storia amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere fu istituito nel 1962 e soppresso nel 1985 in luogo del nuovo quartiere Savena.

Presidenti di Quartiere
Periodo Presidente Lista Note
1964 - 1965 Diana Franceschi PCI [senza fonte]
1965 - 1970 Armando Tomesani PSI [senza fonte]
1970 - 1975 Eraldo Caselli PSI [senza fonte]
1975 - 1980 Giancarlo Bacchilega PSI [senza fonte]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Fino agli anni '60 il rione comprendeva anche tutto il territorio periferico dell'attuale quartiere Santo Stefano, con il quale oggi confina ad ovest. Il territorio del rione si trova nella periferia sud-orientale di Bologna, compresa una porzione dei colli dai quali è delimitato a sud, mentre a nord confina con il rione Mazzini (con il quale forma il quartiere Savena) e ad est col torrente Savena, che lo divide dal comune di San Lazzaro.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione ferroviaria Bologna San Ruffillo

Il rione è attraversato fin da tempi antichissimi dalla Strada statale 65 della Futa, con il nome di "via Toscana". È inoltre servito dalla stazione ferroviaria Bologna San Ruffillo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Demografia storica[5]

Abitanti censiti[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 28 febbraio 2024.
  2. ^ a b c d e f Bocchi, p.152.
  3. ^ La chiusa di San Ruffillo (PDF), su www.canalidibologna.it. URL consultato il 18 settembre 2022.
  4. ^ San Ruffillo, su www.madonnadellavoro.it. URL consultato il 18 settembre 2022.
  5. ^ Bocchi, p.152
  6. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica URL consultato in data 10 maggio 2022

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesca Bocchi (a cura di), Bologna, in Atlante storico delle città italiane, vol. 2, Il Duecento, Bologna, Grafis, 1995.
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