Sabrisho V bar Masihi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Sabrisho bar Masihi (Baghdad, ... – Baghdad, 20 maggio 1256) è stato un vescovo cristiano orientale siro, metropolita di Karka d'Beth Slokh e patriarca della Chiesa d'Oriente dal 1226 al 1256.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sabrisho bar Masihi era originario di Baghdad[1] e apparteneva ad una importante famiglia di medici nestoriani, membri della corte del califfo.[2] Entrò nella vita monastica e fu nominato, in epoca incerta, metropolita di Karka d'Beth Slokh (l'odierna Kirkuk) nel Beth Garmai.[1]

Alla morte di Sabrisho IV bar Qayyoma, i vescovi della Chiesa d'Oriente elessero all'unanimità il metropolita del Beth Garmai, con l'approvazione del califfo al-Zahir. Sabrisho V fu consacrato e intronizzato come nuovo patriarca nella chiesa di Kohe a Al-Mada'in[1] il 26 aprile 1226.[3]

Visse all'epoca degli ultimi tre califfi abbasidi di Baghdad, e grazie all'influenza della sua famiglia a corte, governò la Chiesa d'Oriente in un'epoca di relativa calma per i cristiani del califfato.[2]

Durante il suo patriarcato, papa Innocenzo IV (1243-1254) inviò un gruppo di missionari domenicani per incontrare il patriarca. In quest'occasione, Sabrisho V fornì nel 1247 una dichiarazione di fede come prova della compatibilità della sua teologia con quella della Chiesa latina. Non si conosce l'esito di quest'incontro.[4][5]

Sabrisho V morì il 20 maggio 1256,[6] dopo 30 anni di patriarcato, e fu sepolto nel quartiere di Karkh nella chiesa dei Santi Sergio e Bacco[7] o in quella di Santa Maria (nota come chiesa di al-Uqba o anche di al-Atiqa), dove già si trovavano le tombe dei suoi due predecessori immediati.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (LA) Maris Amri et Slibae. De patriarchis nestorianorum commentaria, Pars altera - Amri et Slibae textus versio latina, p. 67.
  2. ^ a b (FR) Fiey, Chrétiens syriaques sous les Abbassides, p. 267.
  3. ^ (LA) Barebreo, Chronicon ecclesiasticum, ed. Abeloos and Lamy, vol. II, p. 372, nota 3.
  4. ^ (EN) Jérôme Labourt, Chaldean Christians, Catholic Encyclopedia, vol. 3, New York.
  5. ^ (EN) F. Kristian Girling, The Chaldean Catholic Church: A study in modern history, ecclesiology and church-state relations (2003-2013), Department of Theology, Heythrop College, University of London, PhD Theology, 2015, p. 20.
  6. ^ (FR) Fiey, Chrétiens syriaques sous les Abbassides, p. 271.
  7. ^ (FR) Michel Allard, Les Chrétiens à Bagdad, Arabica, 1962, p. 379.
  8. ^ (EN) David Wilmshurst, The Ecclesiastical Organisation of the Church of the East, 1318-1913, Peeters Publishers, Lovanio, 2000, p. 183.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Patriarca della Chiesa d'Oriente Successore
Sabrisho IV bar Qayyoma 1226 - 1256 Makkikha II