Sabrisho II

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Sabrisho (Beth Nuhadra, ... – 835) è stato un vescovo cristiano orientale siro, vescovo di Carre, metropolita di Damasco e patriarca della Chiesa d'Oriente tra l'831 e l'835.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo della regione di Beth Nuhadra, nella piana di Ninive[1], monaco nel monastero di Mar Abramo, fu nominato dapprima vescovo di Carre e successivamente (prima dell'823) consacrato dal patriarca Timoteo I metropolita di Damasco.[2][3]

Nell'830 accolse, nel modo più solenne possibile, una delegazione venuta da Baghdad, guidata dal califfo al-Maʾmūn, e che comprendeva anche un gruppo di cristiani nestoriani.[2][4]

L'anno successivo, nel mese di marzo, morì il patriarca Gewargis II. Sabrisho fu scelto come nuova guida della Chiesa d'Oriente. Provvide a restaurare il monastero di Mar Pethion, che divenne la sua residenza abituale.[5]

Non si conosce la data esatta della sua morte. Gli storici nestoriani riferiscono solamente che governò per 4 anni e qualche mese, e che fu sepolto a Dayr al-Jāthalīq, monastero noto anche con il nome di monastero di Klilisho.[5][6][7] L'anno di morte è indicato nell'835[8] o nell'836[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Jean-Maurice Fiey, Assyrie chrétienne, vol. II, Beyrouth, 1965, p. 321.
  2. ^ a b (LA) Maris Amri et Slibae. De patriarchis nestorianorum commentaria, Pars altera - Amri et Slibae textus versio latina, p. 67.
  3. ^ (LA) Maris Amri et Slibae. De patriarchis nestorianorum commentaria, Pars altera - Amri et Slibae textus versio latina, p. 40.
  4. ^ (FR) Fiey, Chrétiens syriaques sous les Abbassides, p. 67.
  5. ^ a b (EN) David Wilmshurst, The Ecclesiastical Organisation of the Church of the East, 1318-1913, Peeters Publishers, Lovanio, 2000, p. 183.
  6. ^ (LA) Maris Amri et Slibae. De patriarchis nestorianorum commentaria, Pars altera - Amri et Slibae textus versio latina, p. 68.
  7. ^ (LA) Maris Amri et Slibae. De patriarchis nestorianorum commentaria, Pars altera - Amri et Slibae textus versio latina, p. 41.
  8. ^ (FR) Fiey, Chrétiens syriaques sous les Abbassides, p. 77.
  9. ^ (LA) Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, col. 1129.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Patriarca della Chiesa d'Oriente Successore
Gewargis II 831 - 835 Abramo II