Royal Air Force (gruppo musicale)

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Royal Air Force
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereHeavy metal
Periodo di attività musicale1983 – 1991
1993 – 1994
Album pubblicati3
Studio2 + 1 Ep
Live0
Raccolte0

I Royal Air Force (anche conosciuti come R.A.F.) sono stati un gruppo heavy metal italiano, formatosi a Milano nel 1983.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La band fu formata dal chitarrista Luca Brugnoli, insieme a due compagni di liceo, ovvero Marco Signorini e Gianluca Battaglion, rispettivamente cantante e chitarrista. In breve tempo, ai tre si unirono il batterista Alberto Ponti e il bassista Renzo Sgroi. Il gruppo decise di denominarsi Royal Air Force, e durante le prime esibizioni dal vivo i membri del gruppo si presentarono in uniforme militare, per ottenere un maggiore impatto scenico. La band divenne in breve tempo molto popolare tra i giovani fan dell'heavy metal, esibendosi in vari locali milanesi e condividendo il palco con altre band della zona, e registrò una prima demo nel 1984. Nel 1985 Ponti decise di abbandonare la band, e fu sostituito dal diciassettenne Mario Riso; in breve tempo il gruppo fu notato da un'etichetta straniera, la Axe Killer, che propose loro un contratto. Fu così che il gruppo registrò nello stesso anno l'EP omonimo, e alla band fu quindi proposto di trasferirsi in America, ma per varie cause fu impossibile accettare e i Royal Air Force decisero di separarsi dall'etichetta. Un loro pezzo finì comunque sulla compilation Italian Metal Vol. 1, e ciò portò la band ad ottenere un contratto con l'etichetta italiana Metal Master Records. Il nome del gruppo divenne sempre più popolare, e nel 1988 fu registrato, con l'aiuto del produttore Marcello Catalano, Fasten Your Seat Belts, il primo album vero e proprio, che ottenne un buon successo e portò i Royal Air Force ad esibirsi al Monsters of Rock di quell'anno, condividendo il palco con band del calibro di KISS, Iron Maiden, Helloween ed Anthrax. Due giorni dopo, poi, la band si esibì come spalla ai Metallica, allora impegnati nel tour di ...And Justice for All. Poco tempo dopo, Brugnoli dovette lasciare la band a causa di impegni personali, ed il gruppo decise di non sostituirlo, proseguendo con soli quattro elementi. I Royal Air Force a quel punto iniziarono quindi a scrivere dei pezzi per il loro secondo album, per il quale giunse da Los Angeles il produttore Gene Allen (già chitarrista dei Lizzy Borden). L'album, intitolato Leading the Riot, fu pubblicato nel 1989 e ottenne un successo strepitoso, rendendo la band famosa anche all'estero e permettendogli di condividere il palco con i Manowar e di esibirsi anche al di fuori dell'Italia. Tuttavia, iniziarono a crearsi i primi dissapori all'interno del gruppo, che andarono via via aggravandosi; quando nel 1991 Riso fu invitato da Allen a trasferirsi in America per suonare con i Dio, la band finì per sciogliersi.

Nel 1993, però, Battaglion decise di riformare la band, e decise di contattare nuovamente Riso (che nel frattempo era tornato dagli Stati Uniti). Con l'arrivo del cantante Dario Pozzo-Balbi e del bassista Nicola Angileri, il gruppo iniziò ad esibirsi a vari festival, non ottenendo però il successo precedente. Dopo svariati mesi di concerti, la band si sciolse nuovamente l'anno successivo, e Battaglion e Riso formarono insieme i Movida.

Reunion[modifica | modifica wikitesto]

In occasione del festival Italian Metal Legends del 2012, tenutosi il 22 luglio, la band si è riunita esclusivamente per un concerto con la formazione storica.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Ultima[modifica | modifica wikitesto]

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio
EP

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A.A.V.V., Enciclopedia rock hard & heavy, a cura di Johannes Antonius van den Heuvel, edizione italiana a cura di Beppe Riva, Milano, Arcana, 1991, ISBN 88-85859-77-1.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1528149198360774940003 · ISNI (EN0000 0001 2164 6511 · J9U (ENHE987007261904105171 · WorldCat Identities (ENviaf-1528149198360774940003