Ronde armate proletarie

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Le Ronde armate proletarie, in acronimo RAP, è stata un'organizzazione terrorista di tipo comunista che fece alcuni attentanti contro banche, industrie, militanti politici e forze dell'ordine, teorizzando le tesi della lotta di classe in nome della rivoluzione proletaria contro il capitalismo, il neofascismo accusato di essere in chiave anticomunista alleato del capitalismo, e quegli apparati dello stato italiano che lo appoggiavano le Ronde rimasero attive in Italia tra il 1975 e il 1980.

Le idee e le azioni[modifica | modifica wikitesto]

Le Ronde nascono a Milano, all'interno della componente più rivoluzionaria dell'Autonomia operaia, decisa a fare la rivoluzione per il comunismo, dopo lo scioglimento di Lotta Continua del 1977, traendo le proprie idee ed i propri militanti nei circoli del proletariato giovanile, restando però lontane dal dogmatismo ideologico delle Brigate Rosse, considerate troppo militariste e settarie, cercando di colpire anche i politici di opposto schieramento accusati di essere collusi con il capitalismo e la borghesia.

La loro prima uscita fu nel 1975 proprio per questo fu per vendicare il giovane Gaetano Amoroso, arrivando ad uccidere l'avvocato Enrico Pedenovi, che era un avvocato neofascista esponente del MSI, rappresentante perciò del neofascismo e della borghesia. Dopo questo omicidio le ronde fanno un'unione con Prima Linea, per poi fare un attentato a Nuoro nel 1979 contro una caserma dei carabinieri. Dopo un anno di inattività decidono di assassinare dopo un tentativo di rapina una guardia a Milano e una a Torino in zona San Salvario (Giuseppe Pisciuneri) nel 1980, per poi riunirsi con Prima Linea.

Lo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

Con la fine dell'Autonomia operaia e del gruppo armato Prima Linea anche l'organizzazione divenne inattiva

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]