Rolex Day-Date

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Il Rolex Day-Date è un orologio prodotto dalla manifattura svizzera di orologeria Rolex.

Rolex Day-Date in oro

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1956, deve il suo nome al fatto di presentare sia la data sia il giorno della settimana, che sono visualizzati rispettivamente a ore 3 e 12. È stato realizzato in varie referenze, quasi esclusivamente in platino ed oro. È stato proposto con alcune variazioni al Salone di Basilea nell'anno 2000. In tale occasione vennero modificati la cassa e i bracciali, realizzati o in platino o in oro bianco, giallo e rosa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Estetica[modifica | modifica wikitesto]

Caratterizzato da cassa tonneau e dalla presenza degli indicatori di data e giorno della settimana (disponibile in varie lingue), presenta lancette a bastone e, per indicare le ore, cifre romane o semplici indici. Sono state realizzate varianti speciali, arricchite con pietre preziose o fabbricate con materiali d'eccezione, quali corallo, onice e legno.

Referenze[modifica | modifica wikitesto]

-6510 e 6511 (realizzate nel 1954 solamente per un anno e sostituite poi dalle referenze 6611, 6612 e 6613); -1803, 1804 e 1806 (realizzate nel 1961); -1802 e 1807 (realizzate nel 1963); -1811 (realizzata nel 1966); -18026, 18028,18038,18039,18046, 18048,18049,18078,18079,18168, 18108,18039Bic,18129Bic (realizzate nel 1978); -18200 e 18300 (realizzate nel 1988); -118205,118206,118238 e 118239 (realizzate nel 2000); moltissime altre referenze furono poi realizzate negli anni successivi, quando poi nel 2008 verrà presentato il modello Day-Date II, con un'impetuosa cassa da 41mm, realizzata completamente in platino 950 o nella versione oro da 18 ct. e garantita impermeabile fino a 100 metri. Nel 2015 Rolex presenterà il nuovo Day-Date 40. Nel 2016 Rolex celebra i 60 anni del Day-Date con nuovi e bellissimi modelli.

Meccanica[modifica | modifica wikitesto]

Presenta movimento Rolex automatico, certificato come cronometro.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo De Vecchi e Alberto Uglietti, Orologi da polso, De Agostini, p. 266.