Role playing

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Il role playing è uno strumento psicoterapico di diversi orientamenti (psicodramma, gestalt, psicoanalisi, cognitivo-comportamentale) utilizzato di solito in gruppo per insegnare al paziente a potenziare abilità sociali che risultino carenti o del tutto assenti nel repertorio del suo comportamento interpersonale. Con questo strumento si possono modificare o formare atteggiamenti o capacità relazionali come per esempio l'assertività. A tal fine viene realizzata una simulazione recitativa durante la quale il paziente verrà aiutato ad assumere un ruolo tale che gli consentirà di affrontare la difficoltà posta dalla situazione problematica lamentata, mettendo in atto i comportamenti comunicativi adeguati alla situazione simulata.

La tecnica fu introdotta da Jacob Levi Moreno, che nel 1934 coniò il termine "Role play"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. L. Moreno, Chi sopravviverà. Principi di sociometria, psicoterapia di gruppo e psicodramma, a cura di Maurizio Gasseau, Di Renzo Editore, 2018 [1934], ISBN 9788883233067.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefania Borgo, Giorgia della Giusta, Lucio Sibilia, Dizionario di psicoterapia cognitivo-comportamentale, McGraw-Hill, ISBN 88-386-2741-X
  • Marks I., Sibilia L.& Borgo S. (2010) Assertiveness (Assertive, Assertion) Training. In: Marks I., Sibilia L.& Borgo S. (Editors), Common Language For Psychotherapy Procedures, the first 80. Pag. 27-28. Roma: CRP.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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