Rivolta di Bala Hissar

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Rivolta di Bala Hissar
parte guerra civile in Afghanistan
Data5 agosto 1979
LuogoFortezza di Bala Hissar, Kabul, Afghanistan
EsitoVittoria della Repubblica Democratica dell'Afghanistan
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
4 battaglioni di fanteria1 battaglione di fanteria
Perdite
1000 tra morti e feriti1000 morti
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La rivolta di Bala Hissar o rivolta della fortezza di Bala Hissar fu un'insurrezione che ebbe luogo il 5 agosto 1979 presso la storica fortezza di Bala Hissar, nella parte meridionale di Kabul, in Afghanistan. I ribelli, assieme ad ammutinati dell'esercito afghano, e ad infiltrati, occuparono la fortezza. La risposta del governo fu il bombardamento dell'area via aerea e con attacchi di artiglieria.[1][2]

La rivolta venne comandata da Faiz Ahmad dell'Organizzazione per la Liberazione dell'Afghanistan di stampo marxista e dal Fronte dei combattenti mujaidin per la libertà dell'Afghanistan, un fronte unito anti-governativo di stampo maoista e da gruppi islamici moderati.[3] Essa venne pianificata come la prima di una serie di insurrezioni da portasre avanti nel paese per rovesciare il governo e sostituirlo da un governo militare.[4]

Dopo cinque ore di battaglia e la morte o l'arresto di decine di maoisti, il governo riuscì a riprendere il controllo dell'area. Alcuni membri della rivolta come Mohammad Mohsin, Mohammad Dawod e altri vennero giustiziati nella prigione di Pul-e-Charkhi.[5]

Ad eccezione della rivolta di Herat, quella di Bala Hissar fu la più significativa tra le rivolte che scoppiarono in Afghanistan nel 1979[6] prima dell'inizio della guerra sovieto-afghana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Revolution Unending: Afghanistan, 1979 to the Present by Gilles Dorronsoro, 2005.
  2. ^ War in Afghanistan by K J Baker, 2011.
  3. ^ Sholayi by Enrico Piovesana
  4. ^ Glossary of Names and Terms mentioned in the Historical Overview, su a-l-o.maoism.ru. URL consultato il 29 novembre 2017.
  5. ^ Russia's Muslim Frontiers: New Directions in Cross-cultural Analysis by Dale F. Eickelman, 1993.
  6. ^ AFGHANISTAN: History, Diplomacy and Journalism Volume 1: History, Diplomacy and Journalism by Dr. M. Halim Tanwir, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]