Rivolta dei Ghilzai

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rivolta dei Ghilzai
Data1938
LuogoAfghanistan
EsitoVittoria delle forze governative
Schieramenti
Voci di rivolte presenti su Wikipedia

La rivolta dei Ghilzai fu una rivolta della tribù dei Ghilzai che ebbe luogo nel 1938 nel Regno dell'Afghanistan. I Ghilzai cercarono di deporre dal trono Mohammed Nadir Shah e di restaurare Amanullah Khan nel ruolo di re dell'Afghanistan.[1] Un parente di Amanullah, Said al-Kailani noto anche come Shami Pir, marciò su Kabul con un numero imprecisato di guerrieri Ghilzai.[1]

Secondo i resoconti la ribellione venne repressa nell'estate del 1938 ad opera dei soldati dell'esercito afghano, riforniti dagli inglesi di fucili (circa 25.000) e munizioni (7.000.000).[2] La rivolta indusse il primo ministro afghano, Mohammad Hashim Khan, a incrementare i sussidi alle tribù dei Pashtun poste nei pressi della linea Durand.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Harvey Henry Smith, Area Handbook for Afghanistan, U.S. Government Printing Office, 1969, pp. 55,56.
  2. ^ (EN) Coll 7/37 'Afghanistan: sale of 25,000 1914 pattern rifles from War Office stocks and 7 million rounds of ammunition from Government of India stocks; negotiations with Afghan Government' [206v] (412/1201), su Qatar Digital Library, 28 settembre 2016. URL consultato il 26 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]