Riccardo Pelizzo

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Riccardo Pelizzo (Verona, 1971) è un politologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Riccardo Pelizzo è uno scienziato della politica e un esperto di studi legislativi.

Dopo aver conseguito la laurea all'Università di Bologna con 110 e lode, un Master of Arts in scienze politiche alla Johns Hopkins University e aver conseguito il titolo di Philosophy Doctor, Pelizzo inizia a insegnare alla Johns Hopkins University, a Baltimora.

Già Assistant professor al la Singapore Management University, fellow del Centre of governance and public policy, membro accademico del Griffith Asia Institute, investigatore associato del Centre of Excellence in Policing and Security, consulente della Banca Mondiale, è professore e vice decano per gli affari accademici alla Graduate School of Public Policy della Nazarbayev University dove è stato anche vice decano per la ricerca dal 2019 al 2023. Dal 2004 al 2010 ha fatto parte del comitato scientifico di Politics and Policy, di cui è attualmente Direttore Associato[1]. Il suo saggio Tools for Legislative Oversight è stato discusso nel Parlamento delle Filippine[2]. Il suo The role of parliament in curbing corruption ha stimolato alcune iniziative legislative in Tanzania[3]. Ha partecipato al dibattito sulle riforme costituzionali in Kazakistan e sul disegno di legge sul controllo parlamentare in Bosnia-Herzegovina.

Autore di numerosi studi apparsi su riviste scientifiche internazionali, tra le quali Party Politics, Political Studies, Governance, West European Politics e Journal of democracy. Alcuni dei quali sono stati tradotti in arabo, cinese, inglese, italiano, francese, tedesco, russo, spagnolo, vietnamita, indonesiano e kazako[4]. Pelizzo è inoltre autore di 14 libri. Nel 2004 ha vinto il Wright Memorial Award e ha ricevuto l'Honorable mention per la tesi dottorale, e nel 2014 ha vinto il Distinguished Reviewer Award di Politics and Policy. È fra i più attivi peer reviewers dell'Asia Centrale.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN16621975 · ISNI (EN0000 0001 0874 0300 · ORCID (EN0000-0001-7581-7689 · LCCN (ENn2004091819 · GND (DE1020756950 · WorldCat Identities (ENlccn-n2004091819
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