Rhinolophus paradoxolophus

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Rhinolophus paradoxolophus
Immagine di Rhinolophus paradoxolophus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaRhinolophidae
GenereRhinolophus
SpecieR.paradoxolophus
Nomenclatura binomiale
Rhinolophus paradoxolophus
Bourret, 1951

Rhinolophus paradoxolophus (Bourret, 1951) è un Pipistrello della famiglia dei Rinolofidi diffuso in Cina e in Indocina.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 47 e 48 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 50 e 63 mm, la lunghezza della coda tra 23,4 e 28,4 mm, la lunghezza del piede tra 7,4 e 10 mm, la lunghezza delle orecchie tra 26 e 39 mm e un peso fino a 15 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga. Le parti dorsali sono marroni scure, con la base dei peli più chiara mentre le parti ventrali sono grigiastre sul mento e il petto, più scure sull'addome. Le orecchie sono enormi e a forma di imbuto, con l'antitrago alto e stretto, con i bordi quasi paralleli e la punta arrotondata. La foglia nasale presenta una lancetta piccola, triangolare e con l'estremità arrotondata, una sella molto alta e stretta che si allarga verso l'estremità arrotondata, i bordi del setto tra le narici sono sollevati fino a formare una coppa e si uniscono alla base del processo connettivo, il quale è basso e poco sviluppato. La porzione anteriore è grande, copre interamente il muso ed ha un incavo centrale profondo alla base. Il labbro inferiore ha tre solchi longitudinali. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro con impulsi a frequenza costante di 24–25 kHz nel Laos.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia in gruppi fino a 50 individui all'interno di grotte, probabilmente soltanto calcaree. In Cina sono stati osservati nel mese di novembre individui in uno stato di ibernazione.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Femmine gravide o in allattamento sono state catturate in Vietnam durante il mese di maggio. Danno alla luce un piccolo alla volta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella provincia cinese del Guangxi, nel Vietnam e Laos settentrionali e centrali, nella Thailandia centrale e nello Stato di Shan, Myanmar[4].

Vive nelle foreste pluviali primarie di pianura e in pinete.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica R.paradoxolophus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Bates, P., Bumrungsri, S. & Csorba, G. 2008, Rhinolophus paradoxolophus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinolophus paradoxolophus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Smith & Xie, 2008.
  4. ^ Lin Oo SS, No DS, Nang Seng L, Lwin N, Pearch M & Bates PJ, First record of Bourret’s Horseshoe Bat Rhinolophus paradoxolophus (Mammalia: Chiroptera: Rhinolophidae) from Myanmar with a review of the taxonomy, distribution and ecology of the species, in Journal of Threatened Taxa, vol. 9, n. 11, 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Lekagul & J.A. McNeely, Mammals of Thailand, Bangkok, 1977, ISBN 9748680614.
  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.

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