Rhinolophus capensis

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Rhinolophus capensis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaRhinolophidae
GenereRhinolophus
SpecieR.capensis
Nomenclatura binomiale
Rhinolophus capensis
Lichtenstein, 1823
Sinonimi

R.auritus

Rhinolophus capensis (Lichtenstein, 1823) è un Pipistrello della famiglia dei Rinolofidi endemico del Sudafrica.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 80 e 98 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 47 e 51 mm, la lunghezza della coda tra 24 e 32 mm, la lunghezza della tibia tra 17 e 21 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 25 mm e un peso fino a 13 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è di medie dimensioni, soffice e lanuginosa. Le parti dorsali variano dal marrone al marrone chiaro, con la base dei peli grigia o color crema, mentre le parti ventrali sono più chiare e talvolta più grigiastre. Una fase arancione è presente. Le orecchie sono relativamente corte. La foglia nasale presenta una lancetta appuntita, il processo connettivo arrotondato e più elevato della sella, la quale è priva di peli, con i bordi paralleli e la punta arrotondata. La porzione anteriore è stretta e non copre completamente il muso, ha delle fogliette laterali rudimentali e un incavo mediano ben sviluppato. Il labbro inferiore ha un solco longitudinale profondo. Le membrane alari sono marroni, la prima falange del quarto dito è relativamente lunga. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è situato all'interno della linea alveolare. Il cariotipo è 2n=58 FNa=60.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro con impulsi a frequenza costante tra 85 e 90 kHz e di lunga durata.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia all'interno delle grotte, utilizzando i cornicioni degli edifici come siti notturni. Forma colonie fino a 500 individui, talvolta anche fino a qualche migliaio. I sessi vivono insieme. L'attività raggiunge il picco nelle prime due ore dopo il tramonto.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di coleotteri raccolti nella fitta vegetazione.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce tra agosto e settembre, dopo che i maschi hanno generato lo sperma tra ottobre e maggio ed averlo trattenuto durante l'inverno australe. Le nascite avvengono tra novembre e dicembre dopo 3-4 mesi di gestazione.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle province sudafricane del Capo settentrionale, Capo occidentale e Capo orientale.

Vive nelle foreste afro-montane, nelle savane, nelle foreste costiere e nel Fynbos.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.capensis come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Jacobs, D., Cotterill, F.P.D. & Taylor, P.J. 2008, Rhinolophus capensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinolophus capensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Meredith Happold e David C.D. Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Londra, Bloomsbury, 2013, ISBN 978-1-4081-2254-9.

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