Rhamnus prinoides

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Rhamnus prinoides
Foglie di Rhamnus prinoides.
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineRosales
FamigliaRhamnaceae
GenereRhamnus
SpecieR. prinoides
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRhamnales
FamigliaRhamnaceae
GenereRhamnus
SpecieR. prinoides
Nomenclatura binomiale
Rhamnus prinoides
L'Hér., 1789

Rhamnus prinoides L'Hér., 1789 è un arbusto o piccolo albero della famiglia delle Rhamnaceae diffuso nell'Africa subsahariana.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cresce in forma di arbusto o piccolo albero, alto sino a 4,5 m.[2]

Le foglie sono semplici e alterne, da ovali a lanceolate, lunghe 2,5–8 cm, con margine seghettato ed apice acuminato.

I fiori, poco appariscenti, sono di colore verdastro, raggruppati all'ascella delle foglie.

I piccoli frutti commestibili, simili a bacche, sono di colore rosso vivo, del diametro di circa 5 mm.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Rhamnus prinoides è diffuso in Africa, dall'Etiopia al Sudafrica, a quote medio elevate.

Cresce lungo i fiumi o ai margini delle foreste.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Rhamnus prinoides riveste molti usi tra gli abitanti dell'Africa. Tutte le parti della pianta sono raccolte e utilizzate a fini di alimentazione, medicina o religiosi.
In Etiopia, dove è conosciuta come gesho, è usata in modo simile al luppolo: gli steli vengono bolliti ed il loro estratto, misto a miele, viene fatto fermentare per produrre un idromele chiamato tej.[3] Viene usato inoltre per la fabbricazione della tella, una birra etiopica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rhamnus prinoides, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20/10/2022.
  2. ^ Rhamnus prinoides, in Plantz Afrika. URL consultato il 28 gennaio 2012.
  3. ^ Richard Pankhurst, Economic History of Ethiopia (Addis Ababa: Haile Selassie I University, 1968), p. 194.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]