Religiose di Nostra Signora della Mercede

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Le Religiose di Nostra Signora della Mercede, dette Mercedarie Missionarie di Barcellona o di San Gervasio (in spagnolo Religiosas de Nuestra Señora de la Merced), sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla R.M.M.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata da Lutgarda Mas y Mateu (1828-1862): a Barcellona, città dove aveva avuto origine, non esistevano più case dell'Ordine di Nostra Signora della Mercede e la Mas y Mateu, con l'aiuto del frate mercedario Pedro Nolasco Tenas y Casanovas, pensò di reintrodurlo in città.[2]

Grazie all'aiuto finanziario di Emanuela de Peguera y de Pedrolo, contessa di Rocafort, acquistò un edificio in calle de San Gervasio a Barcellona e vi aprì una scuola: il 21 novembre 1860 Lutgarda Mas y Mateu e le sue prime compagne presero l'abito religioso dando inizio alla congregazione.[2]

L'istituto, aggregato all'ordine mercedario dal 15 settembre 1864, ricevette il pontificio decreto di lode il 20 dicembre 1905; le sue costituzioni, basate sulla regola di sant'Agostino e sulle consuetudini mercedarie,[2] vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 1º settembre 1927.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Mercedarie Missionarie di Barcellona si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù e lavorano in campo missionario.[2]

Oltre che in Spagna, la congregazione è presente in Africa (Angola, Mozambico) e nelle Americhe (Cile, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela);[4] la sede generalizia è in calle de San Gervasio de Cassolas a Barcellona.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 375 religiose in 70 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1594.
  2. ^ a b c d A. Rubino, DIP, vol. VI (1980), col. 396.
  3. ^ A. Rubino, DIP, vol. VI (1980), col. 395.
  4. ^ Le province e le case della congregazione, su mercedarias.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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