Regno di Lunda

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mappa dell'impero Lunda

Il regno di Lunda fu un antico regno centrafricano dell'omonima etnia di lingua bantu dei bacini del Katanga e del Kasai (nel sud della Repubblica democratica del Congo) e dell'Angola del nord.

Fondato nel XV secolo dal capo Kongolo, nel XVIII secolo raggiunse la massima espansione come Impero Lunda, con il Kazembe e il Mozambico. L'antica capitale era Musumba. I Lunda erano alleati dei Luba e le loro migrazioni e conquiste generarono un certo numero di tribù.

Si disciolse alla fine del XIX secolo sotto il dominio belga (Stato Libero del Congo), inglese (Rhodesia Settentrionale) e portoghese (Angola).[1]

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente, il nucleo di quella che sarebbe diventata la confederazione Lunda era un comune chiamato N'Gaange in lingua kiLunda (kiyaka-kipunu). Era governato da un monarca chiamato Mwane-a-n'Gaange. Uno di questi sovrani, Ilunga Tshibinda, proveniva dalla nazione di Luba, dove regnava suo fratello, e sposò una donna reale di una nazione situata a sud. Il loro figlio divenne il primo sovrano supremo dei Lunda, creando il titolo di Mwane-a-Yamvu (1665 circa)[2].

Apice[modifica | modifica wikitesto]

Il Regno Lunda controllava circa 150.000 km2 nel 1680. Lo Stato raddoppiò le sue dimensioni fino a raggiungere circa 300.000 km2 al suo apice nel XIX secolo. I Mwane-a Yamvo di Lunda divennero potenti militarmente a partire dalla loro base di 175.000 abitanti. Oltre a questa forza militare dovuta al numero, il Regno di Lunda ricevette anche consiglieri militari musulmani e alcune armi datate dalle città di Nyangwe e Kabambare. Grazie al matrimonio con i discendenti dei re Luba, ottennero legami politici.

I Lunda furono in grado di insediarsi e colonizzare altre aree e tribù, estendendo così il loro regno attraverso il Katanga sudoccidentale, in Angola e nello Zambia nordoccidentale, e verso est, attraverso il Katanga, in quella che oggi è la Provincia di Luapula dello Zambia. Il regno divenne una confederazione di numerosi capi tribù che godevano di un certo grado di autonomia locale (a patto che venissero pagati i tributi), con Mwata Yamvo come sovrano supremo e un consiglio direttivo (sul modello dei Luba) per assistere nell'amministrazione.

La forza del regno gli permise di conquistare il territorio di altre tribù, soprattutto a est. Nel XVIII secolo si verificarono diverse migrazioni fino alla regione a sud del lago Tanganica. I Bemba dello Zambia settentrionale discendono dai migranti Luba che arrivarono in Zambia nel corso del XVII secolo. Nello stesso periodo, un capo e guerriero Lunda chiamato Mwata Kazembe fondò un regno Lunda orientale nella valle del fiume Luapula[2].

Collasso[modifica | modifica wikitesto]

Il regno di Lunda terminò nel XIX secolo, quando fu invaso dai Chokwe, armati di fucili. I Chokwe stabilirono quindi un proprio regno con la loro lingua e i loro costumi. I capi e il popolo Lunda continuarono a vivere nel cuore della regione, ma con un potere ridotto[2].

All'inizio dell'era coloniale (1884), il territorio dei Lunda fu diviso tra l'Angola portoghese, lo Stato Libero del Congo del re Leopoldo II del Belgio e gli inglesi nella Rhodesia nord-occidentale, che divennero rispettivamente Angola, RD Congo e Zambia. I gruppi Lunda della Rhodesia settentrionale erano guidati da due capi di spicco: Ishindi e Kazembe Kazembi, con Ishindi che stabilì il suo regno nel nord-ovest del Paese e Kazembe nel nord-est. Dei due capi di spicco, Ishindi era il primogenito di Mwanta Yamvo, mentre Kazembe fu nominato re come ricompensa per la sua fedeltà a Mwanta Yamvo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dizionario di storia Treccani, su treccani.it.
  2. ^ a b c Art and Life in Africa Project, su web.archive.org, 25 gennaio 2007. URL consultato il 6 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2007).

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