Referendum istituzionale in Albania del 1997

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Referendum per la restaurazione della monarchia in Albania del 1997
StatoBandiera dell'Albania Albania
Data29 giugno 1997
Esito
Repubblica
  
66,74%
Monarchia
  
33,26%
Affluenza71,64%

Il referendum istituzionale in Albania del 1997 si svolse il 29 giugno, insieme alle elezioni parlamentari, per chiedere agli elettori se volessero ripristinare la monarchia (unico caso tra gli ex regimi comunisti dell'Europa orientale). La proposta fu ufficialmente respinta dal 66,7% dei votanti.[1]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Al seguito della cosiddetta Rivolta della Lotteria, l'Albania piombò nel caos all'inizio del 1997, sei anni dopo la fine della dittatura comunista e la democratizzazione del paese. Il governo di Aleksandër Meksi dovette dimettersi e fu sostituito da un esecutivo provvisorio guidato da Bashkim Fino, detto Governo di Riconciliazione Nazionale. Per ripristinare la sicurezza, il governo Fino dovette chiedere l'intervento di truppe straniere nel paese.

Risultati ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Scelta voti %
Repubblica 904 359 66,74
Monarchia costituzionale 450 478 33,26
Schede bianche/nulle 68 372
Totale 1 423 209 100,00
Elettori registrati/affluenza alle urne 1 986 550 71,64
Fonte: Democrazia Diretta

Il referendum e le reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Contestualmente alle elezioni parlamentari lo stesso giorno, gli elettori albanesi vennero chiamati alle urne anche per decidere se restaurare la monarchia della dinastia Zogu, deposta nell'aprile 1939 dall'occupazione italiana e poi definitivamente abolita dai comunisti nel gennaio 1946, o mantenere la Repubblica parlamentare sorta dopo la fine del regime comunista all'inizio degli anni '90. I militari stranieri assicurarono i seggi elettorali il giorno delle elezioni e gli osservatori internazionali dell'OSCE monitorarono il voto e il conteggio. L'erede al trono Leka tenne comizi con diverse migliaia di partecipanti in diverse città del paese.

Circa 904.359 albanesi (i due terzi della popolazione) votarono contro la restaurazione e solo 450.478 a favore dell'ex famiglia reale albanese. Il Casato di Zogu non accettò il risultato ufficiale e, dopo la sua pubblicazione il 14 luglio 1997 da parte della Commissione elettorale centrale dell'Albania, circa 2mila persone protestarono a Tirana[2]. Dopo un nuovo conteggio dei voti, il governo annunciò che la restaurazione della monarchia era stata respinta dai due terzi degli elettori (il 66,7% dei votanti).[3]

Contestando ancora il risultato dello scrutinio, Leka Zogu (il quale affermava che il 65,7% della popolazione avesse in realtà votato a favore della monarchia[4]) si presentò appunto davanti all'edificio della commissione elettorale con una mitragliatrice, accompagnato da sostenitori armati: dopo uno scontro a fuoco con la polizia, in cui una persona venne uccisa, l'ex principe ereditario fuggì dall'Albania e venne poi condannato a tre anni di prigione per sedizione da un tribunale. Sempre nel luglio 1997, un rapporto dell'OSCE e del Congresso degli Stati Uniti dichiarava che erano state date agli elettori due distinte schede elettorali per il referendum e le elezioni, ma che le istruzioni su come contrassegnarle fossero identiche, ammettendo quindi che questo potrebbe aver causato confusione. Inoltre, nonostante gli elettori fossero informati su come votare, in alcune zone e regioni del paese il voto familiare e di gruppo, la tendenza a cancellare i nomi o i candidati che l'elettore non gradiva furono frequenti[5].

Nel marzo 2002 fu concesso il perdono a Leka e 72 parlamentari albanesi invitarono l'ex famiglia reale a rientrare in patria[6].

Il 30 novembre 2011, dopo la morte di Leka Zogu (a cui succedette come pretendente il figlio Leka Anwar Zogu), l'ex presidente albanese Sali Berisha, esponente del Partito Democratico d'Albania, di centro-destra, affermò che "il referendum era stato tenuto sotto il rischio di una ribellione comunista e che non poteva essere considerato un caso chiuso"[7]. Tuttavia, oggi la questione sembra essere stata definitivamente accantonata dal dibattito pubblico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nohlen & Stöver, p.137
  2. ^ Albania: two thousand attend Tirana protest rally in support of monarchy, ATA, 2 luglio 1997. URL consultato il 31 luglio 2008.
  3. ^ Ex-king's son returns to Albania, BBC News Online, 28 June 2002.
  4. ^ albanianroyalcourt.al, https://web.archive.org/web/20110706071228/http://www.albanianroyalcourt.al/pages/kingleka. URL consultato il 10 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  5. ^ Albania: The national referendum on the restoration of the monarchy which took place concurrently with elections in June 1997; the format of the vote; whether separate ballots were given to voters for the election and the referendum, 5 January 2000, su refworld.org.
  6. ^ (EN) Miranda Vickers, Commentary on Home Office Republic of Albania Country Report of April 2004 (PDF), in Advisory Panel on Country Information, 9 agosto 2004, p. 16. URL consultato il 22 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2007).
  7. ^ King Leka dies at 72, su sandiegouniontribune.com. URL consultato il 22 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]