Rapsodia newyorkese

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Rapsodia newyorkese
Il caposquadra si prepara a dirigere gli operai
Titolo originaleRhapsody in Rivets
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1941
Durata7 min
Rapporto1,37:1
Genereanimazione, commedia, musicale
RegiaFriz Freleng
SceneggiaturaMichael Maltese
ProduttoreLeon Schlesinger
Casa di produzioneLeon Schlesinger Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros.
MontaggioTreg Brown
MusicheCarl W. Stalling
Character designRobert Givens
AnimatoriGil Turner, Ken Champin, Gerry Chiniquy, Manuel Perez, Cal Dalton, Richard Bickenbach

Rapsodia newyorkese (Rhapsody in Rivets) è un film del 1941 diretto da Friz Freleng. È un cortometraggio d'animazione della serie Merrie Melodies, prodotto dalla Leon Schlesinger Productions e uscito negli Stati Uniti il 6 dicembre 1941, distribuito dalla Warner Bros. È il primo cartone animato Warner a utilizzare la celebre Rapsodia ungherese n. 2 di Franz Liszt. Fu candidato per l'Oscar al miglior cortometraggio d'animazione ai premi Oscar 1942, perdendo a favore del film Disney Porgimi la zampa.[1] Il corto fu rieditato con l'insegna "Blue Ribbon" il 16 agosto 1947 e l'11 settembre 1954 (attualmente circola quest'ultima versione).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un cantiere urbano, una folla di curiosi guarda il caposquadra utilizzare i piani di costruzione di un edificio come spartito e dirigere gli operai nella Rapsodia ungherese n. 2, una sinfonia di rivettatori, martelli, seghe e altro ancora. I personaggi sono animali antropomorfi in abiti umani. Ascensori, picconi e pale sono strumenti per fare musica e costruire. Quando l'orologio si avvicina alle cinque, la squadra lavora furiosamente alzando l'edificio verso le nuvole. Con la bandiera piantata sulla cima e il lavoro completato, il caposquadra si inchina. Ma uno dei lavoratori esce per ultimo dall'edificio (battezzato "Umpire State") e, chiudendosi la porta alle spalle, lo fa crollare.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Benché il corto non presenti alcun dialogo, alla fine degli anni novanta ne fu eseguita un'edizione italiana dalla Time Out Cin.ca per la trasmissione televisiva, inserendo una voce fuori campo (di Paolo Buglioni) che traduce il titolo e le scritte.

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

Il cortometraggio è incluso nel disco 2 della raccolta DVD Warner Bros. Home Entertainment: Collezione Oscar d'animazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) THE 13TH ACADEMY AWARDS - 1942, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 23 aprile 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]