Raimondo IV di Pallars Jussà

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Raimondo IV
Conte di Pallars Jussà
Stemma
Stemma
In carica1049 - 1098
PredecessoreRaimondo III
SuccessorePietro Raimondo I e
Arnaldo Raimondo I
Nome completoRaimondo
Nascitaprima metà secolo XI
Morte1098 circa
PadreRaimondo III
MadreErmesinda
ConsorteValença de Tost
FigliPietro Raimondo
Arnaldo Raimondo
Bernardo Raimondo e
Loreta
ReligioneCattolicesimo

Raimondo IV di Pallars Jussà (in spagnolo Ramón, in catalano Ramon, in francese Raymond; prima metà secolo XI1098 circa) fu Conte di Pallars Jussà dal 1049 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il capitolo n° XXXVI del libro XLVI della España sagrada. 46, De las santas iglesias de Lérida, Roda y Barbastro, Raimondo era il figlio primogenito del Conte di Pallars ed ex Conte consorte di Ribagorza, Raimondo III e di Ermesinda[1], di cui non si conoscono gli ascendenti.
Secondo il capitolo n° XXXVI del libro XLVI della España sagrada. 46, De las santas iglesias de Lérida, Roda y Barbastro, Raimondo III di Pallars Jussà era il figlio primogenito del Conte di Pallars e Conte consorte di Ribagorza, Suniario I e di Ermentrude di Rouergue[1], che secondo le Europäische Stammtafeln, volume III, parte 1, n° 119 (non consultate) era la figlia del conte di Rouergue, Raimondo II, e di Riccarda[2], figlia di Odoino[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1030 ed il 1040, suo padre, Raimondo III collaborò con Arnau Mir de Tost (futuro suocero di Raimondo), che al comando di truppe della contea di Urgell conquistò il bacino di Tremp, la catena montuosa di Montsec e la valle di Àger, togliendoli ai Saraceni[4][5], e una parte delle conquiste passò sotto il controllo di Raimondo III.

Secondo le Noticias y documentos históricos del condado de Ribagorza hasta la muerte de Sancho Garcés III (año 1035) (non consultato), suo padre, Raimondo III, viene citato in un documento, inerente ad una compravendita, datato 1049[6].
Si presume che in quello stesso anno, Raimondo III morì e gli succedette Raimondo, il figlio primogenito, come Raimondo IV, Conte di Pallars Jussà (Raimundus comes Paliarensis), come da documento n° CCXLIV della Marca Hispanica, Appendix, datato 1056, inerente ad una donazione fatta da Raimondo alla moglie, Valença de Tost[7].

I primi anni di governo di Raimondo IV erano stati turbolenti: ebbe disaccordi con il cugino, Artaldo I della contea di Pallars Sobirà, sia per motivi ereditari che per i confini territoriali, e anche i rapporti con i conti di Urgell non erano molto buoni, ma cominciarono a migliorare dal 1055 dopo il suo matrimonio con Valença de Tost, figlia del nobile Arnau Mir de Tost; infatti in questo primo periodo, anche i vari signori locali approfittarono delle difficoltà del conte per rendersi più indipendenti[4][5].

Nel 1064, Raimondo riuscì ad appianare le divergenze col cugino, Artaldo I[4][5].

Raimondo per combattere i nobili e contrastare le truppe del conte di Urgell, fece ricorso all'aiuto di truppe saracene, e nel 1070, riuscì a sconfiggere i nobili ribelli, che poi per tutti gli anni a seguire giurarono fedeltà al conte Raimondo IV, e a fermare le truppe di Urgell[4][5].

Nel 1069, secondo il documento n° CCLXXIII della Marca Hispanica, Appendix, Raimondo, con la moglie, Valença de Tost, ed il figlio Pietro Raimondo (Raimundus gratia Dei comes et uxor mea Valencia comitissa una cum filio Petro) confermò una donazione alla chiesa di Urgell[8].

Nel 1073, secondo il documento n° 260 del cartulario de alaon (non consultato), Raimondo, con la moglie, Valença de Tost (Raimundus gratia Dei comes et Valentia comitissa), fece una concessione al monastero di Alaón[9].

Nel 1079, secondo il documento n° CCXCII della Marca Hispanica, Appendix, Raimondo, con la moglie, Valença de Tost, ed i figli Pietro Raimondo e Arnaldo Raimondo (Raimundus Paliarensis comes atque indigena proles condam Raimundi comitis cum uxore mea Valença comitissa filiis quoque nostris Petro et Arnallo) fece una donazione alla chiesa di Tremp[10].

Non si conosce la data esatta della morte di Raimondo IV, ma fu prima del 1º aprile 1100, in quanto in quella data, il figlio Pietro Raimondo (Petrus Dei gratia comes Pallariensis), secondo il documento n° CCCXXIII della Marca Hispanica, Appendix, fece una donazione in suffragio dell'anima di entrambi i genitori (parentum meorum Raymundi videlicet atque Valentiæ)[11].
a Raimondo IV succedettero i due figli maggiori, Pietro Raimondo e Arnaldo Raimondo.

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Raimondo tra il 1055 ed il 1056[4][5], come ci viene confermato dal documento n° CCXLIV della Marca Hispanica, Appendix, datato 1056, aveva sposato Valença de Tost[7], figlia di Arnau Mir de Tost, signore di Àger[4][5] e della moglie Arsenda (confermato dal testamento di Arsenda[12]; Valença aveva portato in dote il bacino di Tremp, mentre aveva ricevuto in dono dal marito alcuni castelli[4][5].
Nel 1065, Valença (Valencie comitisse Pailarensis) compare come testimone nel documento n° 68 del Collecció diplomàtica de Sant Pere d´Àger fins 1198, Vol. I, inerente ad una donazione dei suoi genitori, Arnau e Arsenda (Arnallus Mironis + Arsendis, uxoris eius)[13].
Valença (filiam meam Valentiam comitissam) viene citata nel testamento del padre Arnau (Arnallus Mironis filius), come da documento n° 99 del Collecció diplomàtica de Sant Pere d´Àger fins 1198, Vol. I[14].
Valencia inoltre compare in tre documenti, assieme al marito e ai figli:
il documento n° CCLXXIII della Marca Hispanica, Appendix (Raimundus gratia Dei comes et uxor mea Valencia comitissa una cum filio Petro)[8]
il documento n° 260 del cartulario de alaon (non consultato), Raimondo, con la moglie, Valença de Tost (Raimundus gratia Dei comes et Valentia comitissa)[9]
il documento n° CCXCII della Marca Hispanica, Appendix (Raimundus Paliarensis comes atque indigena proles condam Raimundi comitis cum uxore mea Valença comitissa filiis quoque nostris Petro et Arnallo)[10].
Valença morì prima del 1º aprile 1100, in quanto in quella data, il figlio Pietro Raimondo (Petrus Dei gratia comes Pallariensis), secondo il documento n° CCCXXIII della Marca Hispanica, Appendix, fece una donazione in suffragio dell'anima di entrambi i genitori (parentum meorum Raymundi videlicet atque Valentiæ)[11], ma dopo il marito, come conferma il documento n° CCCXXIV della Marca Hispanica, Appendix[15].
Raimondo IV da Valença ebbe quattro figli[9]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (LA) #ES España sagrada. 46, De las santas iglesias de Lérida, Roda y Barbastro, cap. XXXVI, pag. 325
  2. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de PALLARS, CONDES de PALLARS-JUSSÀ -BORELL I
  3. ^ (LA) Preuves de l'Histoire Générale de Languedoc, tome V, Pagg 240 - 250
  4. ^ a b c d e f g (CA) #ES Enciclopèdia.cat: Ramon V de Pallars Jussà
  5. ^ a b c d e f g (EN) #ES Ramon V de Pallars Jussà
  6. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de PALLARS, CONDES de PALLARS-JUSSÀ -RAIMUNDO III
  7. ^ a b (LA) Marca Hispanica, Appendix, doc. CCXLIV, colonne 1105 e 1106
  8. ^ a b (LA) Marca Hispanica, Appendix, doc. CCLXXIII, colonne 1149 e 1150
  9. ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : CONDES de PALLARS, CONDES de PALLARS-JUSSÀ -RAIMUNDO IV
  10. ^ a b (LA) Marca Hispanica, Appendix, doc. CCXCII, colonne 1171 e 1172
  11. ^ a b (LA) Marca Hispanica, Appendix, doc. CCCXXIII, colonne 1212 e 1213
  12. ^ (LA) Collecció diplomàtica de Sant Pere d´Àger fins 1198, Vol. I, doc. 87, pagg. 326 - 333 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  13. ^ (LA) Collecció diplomàtica de Sant Pere d´Àger fins 1198, Vol. I, doc. 68, pagg. 295 - 299 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  14. ^ (LA) Collecció diplomàtica de Sant Pere d´Àger fins 1198, Vol. I, doc. 99, pagg. 343 - 351 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  15. ^ a b (LA) Marca Hispanica, Appendix, doc. CCCXXIV, colonne 1213 - 1218
  16. ^ a b (LA) #ES España sagrada. 46, Fragmentum historicum, Ex cartulario Alaonis, pag. 326
  17. ^ (LA) #ES España sagrada. 46, De las santas iglesias de Lérida, Roda y Barbastro, cap. XXXVI, pag. 324

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Pallars Jussà Successore
Raimondo III 1049 - 1098 Pietro Raimondo I e Arnaldo Raimondo I