Pyrrhura frontalis

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Parrocchetto panciamarrone
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePsittaciformes
FamigliaPsittacidae
SottofamigliaArinae
GenerePyrrhura
SpecieP. frontalis
Nomenclatura binomiale
Pyrrhura frontalis
(Vieillot, 1818)

Il parrocchetto panciamarrone (Pyrrhura frontalis (Vieillot, 1818)) è un uccello della famiglia degli Psittacidi.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tipico esponente del suo genere: taglia attorno ai 26 cm, colore generale verde, anello perioftalmico bianco, iride nera, becco nero; mostra la tipica scagliatura sul petto e lo scudo rosso ventrale. Ha timoniere verde oliva con punte di colore bruno rossiccio e sottocoda bruno rossiccio, remiganti sfumate in azzurro e zampe grigie.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta vari tipi di ambienti boschivi: ama le foreste di araucaria e detesta quelle di Eucalyptus[senza fonte].

Si muove in stormi che vanno da 10 a 40 soggetti, e molto raramente si incontrano coppie isolate. Durante il volo emette in continuazione il suo richiamo per tenere il gruppo unito; diventa invece silenzioso, per non attirare predatori, quando, sulle cime degli alberi, si nutre. Nidifica nelle cavità degli alberi deponendo fino a 5 uova, la cova dura 29 giorni; i giovani escono dal nido a circa 5 settimane di età.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Abita una vasta area che va dal sud-est del Brasile all'Uruguay, al Paraguay, al nord dell'Argentina.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il Congresso Ornitologico Internazionale riconosce due sottospecie:[2]

  • Pyrrhura frontalis frontalis, sottospecie nominale descritta;
  • Pyrrhura frontalis chiripepe, con colorazione generale più pallida e copritrici auricolari grigio-verdi;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) BirdLife International 2018, Pyrrhura frontalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 3 aprile 2018.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Psittacidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 3 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Juniper, Tony & Parr, Mike (1998): Parrots: A Guide to Parrots of the World. Christopher Helm, London. ISBN 1-873403-40-2
  • Lowell, Michele (1994): Your Pet Bird: A Buyer's Guide. ISBN 0-8050-2325-9
  • Machado, C.G. (1999): A composição dos bandos mistos de aves na Mata Atlântica da Serra de Paranapiacaba, no sudeste brasileiro [Mixed flocks of birds in Atlantic Rain Forest in Serra de Paranapiacaba, southeastern Brazil. Revista Brasileira de Biologia 59(1): 75-85 [Portuguese with English abstract]. DOI10.1590/S0034-71081999000100010 PDF fulltext

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