Proposizione condizionale

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La proposizione condizionale è una proposizione subordinata che indica la condizione, cioè l'ipotesi, da cui dipende l'avverarsi di ciò che si afferma nella proposizione reggente.

  • Se sono ben esposti al sole, i gerani danno più fiori.

"Se sono ben esposti al sole" è la condizione, mentre "i gerani danno più fiori" è la conseguenza.

La proposizione condizionale può essere esplicita o implicita. La condizionale è esplicita quando viene introdotta dalle congiunzioni e dalle locuzioni condizionali: se, purché, qualora, ove, a condizione che, a patto che, seppure, quando, nel caso che, nell'eventualità in cui, nell'ipotesi che, assunto che ecc. I modi verbali consueti sono l'indicativo e il congiuntivo, a seconda che esprima una condizione reale o possibile:

  • non mi lamenterei qualora mi telefonaste
  • potrei anche dormire nel fienile purché la paglia sia asciutta
  • L'acqua bolle se raggiunge i cento gradi;
  • Qualora mi dovessi decidere, andrò in montagna.
  • Lo farò, sempreché si possa effettivamente fare.

La condizionale è implicita quando è espressa con il gerundio presente o con il participio passato, oppure con l'infinito preceduto da a:

  • Trascurando (= se si trascurano) le norme di sicurezza, si corrono dei pericoli;
  • Trattata meglio (= se fosse trattata meglio), la gatta graffierebbe meno:
  • A lavorare (= se si lavora) male, non c'è soddisfazione.
  • restando immobili e in silenzio (= se si resta immobili e in silenzio) è possibile osservare le marmotte davanti alle loro tane

<< La subordinata ipotetica o condizionale è costituita dalla protasi (la premessa o condizione) e dall'apodosi (la conseguenza verificantesi alla soddisfazione della condizione specificata). L'ordine logico delle due parti è PROTASI seguita da APODOSI (separati da una virgola che equivale ad una pausa nel parlare), ma anteporre quest'ultimo alla prima (in questo caso la virgola è assente) ne accentua l'enfatizzazione, o l'attenua se la si pronuncia a voce bassa. MODI E TEMPI VERBALI Una subordinata ipotetica esprime 3 significati: certezza, possibilità, impossibilità. CERTEZZA protasi: indicativo presente --> apodosi: indicativo presente/futuro protasi: indicativo futuro --> apodosi. indicativo futuro POSSIBILITA' protasi: congiuntivo imperfetto --> apodosi: condizionale presente IMPOSSIBILITA' protasi: congiuntivo trapassato --> apodosi: condizionale passato

Esistono dei casi particolari: 1) Nel parlato corrente si è soliti utilizzare l'indicativo imperfetto contemporaneamente nella protasi e nell'apodosi; attenzione a non utilizzare il congiuntivo imperfetto contemporaneamente e nella protasi e nell'apodosi, così come per il condizionale. 2) Ipotetica omessa: come accennato non è possibile avere il condizionale contemporaneamente in protasi e in apodosi, ma a volte capitano frasi del genere: - "Se mi recherei al castello, la damigella potrebbe sollazzarsene" --> notare che "Se mi recherei" cela una protasi omessa, la frase dunque si potrebbe immaginarsela costruita come segue: - "Se riuscissi invitto, mi recherei al castello..." 3) Il condizionale di cortesia: - "Potrebbe offrirmi da bere?". Questo è un ulteriore caso di omissis della protasi, infatti la si potrebbe sottintendere come segue: - "Se non la disturbasse alquanto, potrebbe offrirmi da bere?". >>

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Dardano e P. Trifone, La nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 59803 · LCCN (ENsh86002337 · BNF (FRcb11977410d (data) · J9U (ENHE987007546445805171
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