Prionops poliolophus

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Averla piumata crestagrigia
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
FamigliaVangidae
SottofamigliaPrionopinae
GenerePrionops
SpecieP. poliolophus
Nomenclatura binomiale
Prionops poliolophus
Fischer & Reichenow, 1884
Sinonimi

Prionops poliolopha

L'averla piumata crestagrigia (Prionops poliolophus Fischer & Reichenow, 1884) è un uccello passeriforme della famiglia dei Vangidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, poliolophus, deriva dall'unione delle parole greche πολιος (polios, "grigio") e λοφος (lophos, "cresta"), col significato di "dalla cresta grigia", sicché il suo nome comune altro non ne è che la traduzione..

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare con cresta eretta sul lago Nakuru.

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 23–26 cm di lunghezza e pesa circa 49 g[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di grossa testa allungata e squadrata, becco uncinato, forti zampe, ali arrotondate e coda lunga e dall'estremità squadrata: questi uccelli porriedono inoltre un caratteristico ciuffo erettile di piume sulla fronte. Nel complesso, l'averla piumata crestagrigia somiglia molto all'affine averla dall'elmo crestalunga, rispetto alla quale presenta dimensioni medie maggiori e colorazione più scura.

Il piumaggio è grigio-biancastro sulla testa (più scuro sulla cresta), mentre dalla nuca parte una banda grigio-nerastra che forma due "basette" a mezzaluna ai lati della testa: collo, petto, ventre e sottocoda sono di colore bianco, mentre ali, dorso e coda sono di colore nero (le prime con copritrici dall'orlo bianco, a formare una linea continua di questo colore su tutta l'ala).

Il becco è nero, le zampe sono di color carnicino-rosato e gli occhi sono di colore giallo chiaro, con cerchio perioculare nero.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni e gregari, che vivono in gruppi permanenti composti anche da 12-17 individui, solitamente legati fra loro da legami di parentela (coppia riproduttrice con figli di più covate): i vari gruppi si dedicano alla difesa del territorio ed i loro membri si tengono in continuo contatto fra di loro mediante una serie di aspri richiami schioccanti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

CLa dieta di questi uccelli è poco documentata, ma verosimilmente essi si nutrono principalmente di insetti, larve ed altri invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie sembrerebbe in grado di riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, con picchi delle schiuse fra aprile e maggio[3]: questi uccelli sono monogami, ma la coppia in riproduzione viene aiutata (specialmente durante l'allevamento della prole) anche dagli altri componenti del gruppo[3].

Il nido, a forma di tazza, viene costruito nel folto della vegetazione: la sua intelaiatura è fatta di solito con pezzi di corteccia, e l'interno viene foderato e reso liscio con ragnatele, che vengono utilizzate anche per far aderire il nido al ramo.
Al suo interno la femmina depone 3-4 uova: talvolta nello stesso nido possono essere deposte più covate[3]. Tutti i membri del gruppo si dedicano alla cova, che dura tra i 16 e i 18 giorni, ed all'allevamento della prole, che dura circa un mese e mezzo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel Serengeti.

L'averla piumata crestagrigia occupa un areale piuttosto limitato che abbraccia l'area di confine occidentale fra Kenya e Tanzania: la maggior parte delle coppie nidificanti sembrerebbe localizzata nella zona attorno al lago Naivasha[1].

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla savana alberata a predominanza di acacia e Tarchonantheae, oltre che dalla macchia alberata secca in prossimità dei fiumi, fino a 2200 m di quota[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è minacciata soprattutto dalla perdita dell'habitat e dal suo degrado, a causa dell'aumento della densità dei capi di bestiame presenti nelle zone in cui abita e alla conversione delle savane alberate in terreni agricoli, insediamenti urbani o altre strutture artificiali. Di conseguenza, essa ha subito un consistente e rapido declino, tanto che attualmente viene classificata come specie prossima alla minaccia (Near Threatened) sulla IUCN Red List[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) BirdLife International 2016, Prionops poliolophus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Vangidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 27 novembre 2018.
  3. ^ a b c d e (EN) Grey-crested Helmetshrike (Prionops poliolophus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 4 febbraio 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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