Principato di Villafranca

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Principato di Villafranca
Informazioni generali
CapoluogoVillafranca Sicula
Popolazione3.213 abitanti (1798[1])
Dipendente daRegno di Sicilia
Amministrazione
Principe di VillafrancaAlliata
Evoluzione storica
Inizio1609 con Francesco Alliata Paruta
CausaInvestitura a Principe di Villafranca di Francesco Alliata Paruta da parte di re Filippo III di Spagna
Fine1812 con Giuseppe Alliata Moncada
CausaAbolizione del feudalesimo con la promulgazione della Costituzione siciliana
Preceduto da Succeduto da
Baronia di Villafranca Distretto di Bivona
Principe di Villafranca
Corona araldica
Corona araldica
Stemma
Stemma
Principe Alliata di Villafranca
ParìaParìa di Sicilia
Data di creazione14 aprile 1609
Creato daFilippo III di Spagna
Primo detentoreFrancesco Alliata Paruta
Ultimo detentoreGiuseppe Alliata Lo Faso
TrasmissioneMaschio primogenito
Titoli sussidiariPrincipe del Sacro Romano Impero, Principe di Buccheri, Principe di Castrorao, Principe di Trecastagne, Principe di Ucrìa, Duca di Salaparuta, Duca di Saponara, Barone di Pedara, dei Sollazzi di Salomone, Signore di Assoro, di Caropipi Valguarnera, di Castrorao, di Manchi, di Raja, di Ucrìa, di Viagrande, di Villafranca
Trattamento d'onoreSua eccellenza
Famiglia
Feudi detenuti
  • Baronie di Consorto, di Mastra, di Pedara, di Santa Domenica, di Viagrande, di Vicaretto
  • Signorie di Mirii, di Gurafi Occidentale, di Mangiavacca, di Morbano, di 40 onze sui porti e marine del Regno di Sicilia
DimorePalazzo Alliata di Villafranca

Il Principato di Villafranca fu uno stato feudale esistito in Sicilia tra il XVII secolo e gli inizi del XIX secolo, che corrispondeva al territorio dell'odierno comune di Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il banchiere Pietro Alliata Settimo, di origine pisana, nel 1496 acquistò dai De Luna il feudo di Troccoli, confinante con la Contea di Caltabellotta, nel Val di Mazara.[2] Egli donò il feudo al fratello Antonio († 1512), regio milite, che con privilegio del 7 settembre 1499 ottenne la facoltà di fabbricare e popolare una terra, a cui diede il nome di Villafranca.[2][3] Ad Antonio Alliata, morto senza eredi, succedette nel possesso il fratello Andreotto, dottore in legge, il quale sposato con Apollonia Ajutamicristo, ebbe cinque figli, tra cui Antonio († 1561), che il 12 febbraio 1536 con privilegio concesso dall'imperatore Carlo V d'Asburgo, fu investito del titolo di I barone di Villafranca.[3][4][5]

Francesco Alliata Paruta († 1636), III barone di Villafranca, fu investito del titolo di I principe di Villafranca con privilegio concesso dal re Filippo III di Spagna il 14 aprile 1609, esecutoriato il 24 ottobre 1610.[4] Il Principato di Villafranca fu soppresso nel 1812 per l'abolizione del feudalesimo avvenuta nel Regno di Sicilia, a seguito della promulgazione della Costituzione siciliana concessa dal re Ferdinando III di Borbone. Al momento della sua soppressione, feudatario fu Giuseppe Alliata Moncada (1784-1844), VII principe di Villafranca, presidente della Camera dei Pari e ministro degli Esteri del governo costituzionale siciliano, durante la reggenza di Francesco I.

Il titolo di Principe di Villafranca fu legalmente riconosciuto dal Regno d'Italia assieme agli altri titoli degli Alliata, con decreti ministeriali del 29 aprile 1904 e 4 ottobre 1909, con Regie lettere patenti del 17 aprile 1904, a Giuseppe Alliata Lo Faso (1844-1913), XI principe di Villafranca.[3]

Cronotassi dei Principi di Villafranca[modifica | modifica wikitesto]

Epoca feudale[modifica | modifica wikitesto]

Epoca post-feudale[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Alliata Moncada (1812-1844)
  • Fabrizio Alliata Valguarnera (1844-1876)
  • Alessandro Alliata Valguarnera (1876-1894)
  • Edoardo Alliata Valguarnera (1894-1898)
  • Giuseppe Alliata Lo Faso (1898-1913)
  • Gabriele Alliata Bazan (1913-1929)
  • Giuseppe Alliata San Martino (1929-1946)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amico, p. 659.
  2. ^ a b Villabianca, p. 36.
  3. ^ a b c Spreti, p. 361.
  4. ^ a b Villabianca, p. 37.
  5. ^ (DE) Gothaischer genealogischer Kalender auf das Jahr 1911, Perthes, 1911, p. 481.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 1, Palermo, Stamperia Santi Apostoli, 1757.
  • V. Amico, Dizionario topografico della Sicilia di Vito Amico, a cura di G. Di Marzo, vol. 1, Palermo, Di Marzo, 1858.
  • V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 1, Bologna, Forni, 1981.
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