Pozzo del Palazzo del Seminario (Lecce)
Pozzo del Palazzo del Seminario | |
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Il pozzo istoriato nell'atrio del palazzo del Seminario a Lecce | |
Autore | Giuseppe Cino |
Data | 1709 |
Materiale | pietra leccese |
Ubicazione | Chiostro del palazzo del Seminario, Lecce |
Il pozzo del Palazzo del Seminario, si trova nel portico interno di uno degli edifici leccesi più significativi del barocco locale. Esuberante nelle sue decorazioni, è conosciuto anche come Vera Ovale: i seminaristi, nei momenti di svago, passeggiavano nell'atrio e si appoggiavano alla balaustra per le loro letture.[1]
Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La facciata del Palazzo del Seminario Vescovile è ripartita in tre piani e appare raffinata ed essenziale, impreziosita dalle finestre sontuosamente ornate con la morbida e dorata pietra leccese.
L'edificio fu realizzato tra il 1694 e il 1709 su progetto dell'architetto e scultore Giuseppe Cino, per desiderio del vescovo Antonio Pignatelli.[2]
Al centro del cortile a portico si innalza l'artistico pozzo barocco "a baldacchino", eseguito nel 1709 dal Cino, copiosamente adornato con ramoscelli e foglie di pietra della specie mediterranea dell'acanthus spinosus, raspi d'uva, angioletti e ghirlande. La conformazione del pozzo risulta sollevata di quattro livelli rotondi fastosamente guarniti e termina in sommità con gruppi di dolci e teneri puttini che sostengono l'arco su cui domina una figura femminile.[3]
Presso il cortile si ammira la cappella privata del Seminario.
Fu sempre il vescovo di Lecce Antonio Pignatelli a volere questo ricco ornamento nel sobrio patio e il sessantacinquenne architetto riuscì degnamente nell'intento di impreziosirlo, secondo il gusto del tempo.[4]
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Il pozzo barocco
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Il pozzo del Cino
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Maurizio Calvesi-Mario Manieri Elia, Il Barocco leccese, Comunità europea dell'arte e della cultura, Lecce 1966.
- Fiorella Congedo, Guida di Lecce, Congedo, Galatina 1994.
- Michele Paone, Palazzi di Lecce, Congedo, Galatina 2001.