Ponte romano di Saint-Vincent

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Ponte romano di Saint-Vincent
I resti del ponte romano di Saint-Vincent
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàSaint-Vincent
AttraversaCillian
Coordinate45°44′35.43″N 7°39′22.03″E / 45.743175°N 7.65612°E45.743175; 7.65612
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
MaterialePietra
Lunghezza49 m
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte romano di Saint-Vincent, in Valle d'Aosta, è un ponte costruito in epoca romana per superare una stretta gola sul torrente Cillian, affluente della Dora Baltea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte romano prima del crollo.

Il ponte, una delle più importanti testimonianze dell'opera ingegneristica romana lungo la via delle Gallie, venne utilizzato fino al 1839 quando, l'8 giugno, lo sperone roccioso su cui poggiava la spalla destra rovinò, forse a causa di un terremoto, portando con sé l'arcata centrale.[1]

Seguì un altro crollo, nel 1907[1], stavolta dell'arco di ponente, dovuto a infiltrazioni d'acqua.

Nel 1939, un ampio restauro integrativo consolidò la struttura.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ciò che resta della spalla più danneggiata.

Il ponte, di notevole fattura, era lungo più di 49 metri; la via delle Gallie sul ponte era larga 4,64 metri ed era protetta dai venti tramite alti parapetti e illuminata da piccole finestre rettangolari.[1]

In origine, il ponte di Saint-Vincent si componeva di 3 parti, di cui la principale era l'unica arcata a tutto sesto dalla luce di 9,71 metri. Le spalle che sostenevano l'arcata poggiavano direttamente sulla roccia della gola. L'arcata centrale del ponte si saldava al resto della strada tramite due parti laterali e simmetriche, poste ad angolo ottuso, con arcatelle cieche coperte in laterizio. A valle, arcata e arcatelle erano rafforzate da contrafforti.[1]

Oggi resta l'inizio dell'arcata, la spalla di sostegno di levante e un'arcatella cieca.[1]

I muri superiori sono in a sacco e il loro paramento presenta l'alternanza di lastre in pietra e schegge lapidee principalmente verdi. La curva degli archi e gli spigoli di spalle e contrafforti erano in pietra locale.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio di arcatella cieca superstite.