Ponte Risorgimento (Pescara)

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Ponte Risorgimento
Il Palazzo di Città visto dal ponte
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàPescara
AttraversaFiume Pescara
Coordinate42°27′47.92″N 14°12′51.3″E / 42.46331°N 14.21425°E42.46331; 14.21425
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
Materialecemento armato
Mappa di localizzazione
Map

Ponte Risorgimento è un ponte di Pescara; collega viale Marconi e corso Vittorio Emanuele II.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte attraversato da un gregge di pecore nel 1970

In seguito al crollo degli ultimi resti dell'antico ponte romano di Aternum nel XVIII secolo, l'unico attraversamento del fiume Pescara nei pressi della costa rimase il precario ponte di barche interno alla fortezza di Pescara. Fu alla fine del XIX secolo che i comuni di Castellammare Adriatico e Pescara, in cui era allora divisa la città adriatica, realizzarono congiuntamente un primo vero ponte sul fiume che separava le cittadine lungo l'asse di quella che diventerà la strada statale 16 Adriatica. Questo primo attraversamento fu sostituito nel 1933 dal ponte Littorio, un ponte monumentale in marmo con numerose decorazioni allegoriche della storia cittadina e del regime fascista che andò distrutto durante la Seconda guerra mondiale nel 1944.

Al termine del conflitto il ponte fu immediatamente ricostruito, e al nuovo attraversamento venne dato il nome di ponte Risorgimento. Venne decorato con ghiere di bronzo con motivi allegorici abruzzesi degli artisti Andrea Cascella e Giuseppe Di Prinzio. Queste furono collocate alla base di quattro pali ai lati del ponte, in seguito rimossi lasciandone intatte le basi con le decorazioni.[1]

Una delle ghiere di bronzo ai lati del ponte

Nel 1949, in occasione di una serie di celebrazioni storiche per il 150º anniversario della Repubblica Napoletana,[2] sulle spalle ai lati del ponte furono incise quattro iscrizioni commemorative di personaggi ed eventi riguardanti la storia cittadina, fatte dettare da Luigi Polacchi, dedicate a Muzio Attendolo Sforza, i marchesi di Pescara Francesco Fernando d'Avalos e Vittoria Colonna e i condottieri Gian Girolamo I d'Acquaviva Aragona e Giovan Girolamo II Acquaviva d'Aragona:[3]

«Al suo condottiero Franc. Ferd. D’Avalos
March. di Pescara che operò col giovane
genio dei sommi guerrieri. Sposo di
Vitt. Colonna capo supremo di Carlo V
fe prigione Francesco I nella battaglia di
Pavia suo capolavoro ricusò il balenio
de la corona reale. Pescara che
seppe in ogni secolo i fieri urti di guerra
P.a. MCMXLIX»

«Alla sua castellana Vittoria Colon
na. De l’eterno ideale muliebre modello
gentile. Della fede in Dio della fedeltà
santa d’amore poetessa severa. Della
titanica michelangiolesca amicizia
suggestivo sorriso. La moderna Pescara
sul patrimonio della sua vetusta istoria
risorgente e fiorente. P.»

«Nella lotta braccesca sovvertito
l’Abruzzo in esperimento grezzo
d’unitario assestamento nazionale il
4 gen 1424 Muzio Attendolo Sforza
ne l’urto contro le barre
fluviali periva affogato
animoso valicando a cavallo
e salvando un suo cavaliere.
Il comune P. ne l’a. delle celebr.
Stor. MCMXLIX»

«Poeta e ammiraglio Giov. Gir. Acquaviva I
ne l’a. 1566 difese Pescara da CV galee
di Pialy Pascia. Fu in Lepanto al balzo
religioso e marinaro d’Europa. Diè
alla fede i figli: Claudio insigne
per la “Ratio studiorum” . Rodolfo martire
in Turchia
Giov. Gir. Acquaviva II ne l’a. 1707 difese
Pescara sfortunato ma glorioso dall’eserc. Austr.
di Carlo III»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le ghiere sul ponte Risorgimento, su InAbruzzo.com. URL consultato il 28 gennaio 2022.
  2. ^ Francesca Trinchini, La storia di Pescara, domani un incontro aperto alla cittadinanza a cura dell’associazione ex consiglieri comunali., su pescaralive.it, 16 aprile 2019. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  3. ^ Touring Club Italiano, Pescara - Pescara. Memorie dimenticate: le epigrafi di ponte Risorgimento, su Touring Club Italiano. URL consultato il 28 gennaio 2022.

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