Politologia della religione

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La politologia della religione è una disciplina recente che studia le relazioni intercorrenti tra politica e religione.

Temi principali[modifica | modifica wikitesto]

Tutto quello che riguarda la dottrina e le pratiche religiose, avendo allo stesso tempo un contenuto e un messaggio politico, soprattutto il punto di vista religioso nei confronti dei modi di governo, potere, autorità politiche, stato, organizzazione politica, guerra, pace.

Tutto quello che riguarda comportamento e le pratiche religiosе e che, pur non avendo un diretto messaggio e contenuto politico, ha dirette conseguenze politiche, per esempio costruzione degli edifici religiosi o organizzazione di pellegrinaggi.

La posizione degli attori politici nel senso stretto della parola nei confronti di religione e delle comunità religiose, per esempio, posizione dei partiti politici e gruppi di pressione nei confronti della religione e delle comunità religiose.

Tutto quello che riguarda un comportamento sociale apparentemente del tutto secolare e senza motivazioni religiose, ma che tuttavia comporta conseguenze religiose. Per esempio, se in una società multiconfessionale i membri di una comunità religiosa hanno posizione monopolista in un settore dell'economia, ciò avrà per forza implicazioni politiche.

Lo sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

La politologia della religione viene studiata in quasi tutte le università e dipartimenti per le scienze politiche negli Stati Uniti. All'interno dell'APSA (American political science association) esiste la sezione Religion & Politics[1].

La disciplina è molto diffusa anche in Europa. In Europa Orientale e in Serbia l'insegnamento è attivo dal 1993.

In Germania presso l'Università di Duisburg (1996) è attivo l'Institut für Religionspolitologie[2]. La rivista Politologia della religione, la prima del mondo, biennale, è stata pubblicata a Belgrado nel febbraio del 2007 da parte del Centro per gli studi di religione e tolleranza religiosa, ed è diretta da Miroljub Jevtić, professore alla Facoltà di scienze politiche dell'Università di Belgrado[3].

In Italia il tema di ricerca è stato sviluppato più sul fronte della teologia politica (soprattutto sulla scorta degli studi di Romano Guardini), anche se lo studio politologico della religione si va diffondendo anche nelle cattedre di filosofia politica, come testimonia il convegno dell'Associazione Italiana Filosofia della Religione su "Religioni e violenza" tenutosi a Messina nel 2007, che ha visto la partecipazione del maggior studioso tedesco della disciplina, Claus-Ekkehard Bärsch, e di numerosi studiosi italiani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Religion and politics, an organized section of the American Political Science Association, su apsanet.org. URL consultato il 28 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2007).
  2. ^ Institut für Religionspolitologie
  3. ^ Sito del Politics and Religion Journal, su politicsandreligionjournal.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Miroljub Jevtic, Da sociologico a politologico l'accesso alla religione, nella rivista Gradina, Nis, no. 5-6/1991, ISSN 0436-2616 (WC · ACNP)
  • Miroljub Jevtic, Religion and Power-Essays on Politology of Religion, ed. Prizren: Dioceze of Ras-Prizren and Kosovo-Metohija, Belgrade: Center for study of religion and religious tolerance, 2008, ISBN 978-86-82323-29-7,pp. 268–269
  • Miroljub Jevtic, Political Science and Religion,Politics and Religion, Vol. I, no.1/2007, Belgrade ISSN 1820-6581,pp. 63–64
  • Peter Berghoff, Der Tod des politischen Kollektivs - Politische Religion und das Sterben und Töten für Volk, Nation und Rasse, Berlin, Akademie Verlag, 1997
  • Alter / Bärsch / Berghoff: Die Konstruktion der Nation gegen die Juden; München 1999. ISBN 978-3-7705-3326-8
  • Reinhard Sonnenschmidt, Politische Gnosis; München, 2001. ISBN 978-3-7705-3626-9
  • Miroljub Jevtic, Religija i politika – Uvod u politikologiju religije, [Religione e politica – Introduzione nella politologia della religione], Istituto di studi politici di Belgrado e Facoltà di scienze politiche, Belgrado, 2002, p. 15,ISBN 86-7419-048-0;
  • Claus-E. Bärsch, Die politische Religion des Nationalsozialismus; 2. Auflage; München, 2002. ISBN 978-3-7705-3172-1
  • Claus-E. Bärsch, Der junge Göbbels - Erlösung und Vernichtung; München, 2004. ISBN 978-3-7705-3806-5
  • Miroljub Jevtic, Religion as Political Science Research Subject, in Religion and Politics, , South-West University “Neofit Rilski”, Faculty of Law and History, Blagoevgrad, Bulgaria, 2005, pp. 45–46,ISBN 954-8118-39-4;
  • Bärsch / Berghoff / Sonnenschmidt: Wer Religion verkennt, erkennt Politik nicht (Perspektiven der Religionspolitologie); Würzburg, 2005. ISBN 978-3-8260-2843-4
  • Marega Stella, Philosophy, Religion and Politics. Contributions and Perspectives of Politology of Religion, Philosophy, Religion and Public Policy, Chester, 2014.
  • Achim Pfeiffer, Religion und Politik in den Schriften Papst Benedikt XVI. - Die politischen Implikationen des Joseph Ratzinger; Marburg, 2007. ISBN 978-3-8288-9227-9

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