Pola Gauguin

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Pola Gauguin

Pola Gauguin, vero nome Paul Rollon Gauguin (Parigi, 6 dicembre 1883Copenaghen, 2 luglio 1961), è stato un pittore, critico d'arte e biografo norvegese, figlio del pittore francese Paul Gauguin, fratello, tra gli altri, di Jean René Gauguin e padre di Paul René Gauguin.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paul Rollon Gauguin nasce a Parigi, in Francia, da Paul Gauguin e dalla moglie danese Mette Sophie Gad (1850-1920): il più giovane di cinque figli nati dal famoso artista francese e fratello di Émile Gauguin (1874–1955), Aline Gauguin (1877–1897), Clovis Gauguin (1879–1900) e Jean René Gauguin (1881–1961). Nel 1884, all'età di un anno, si trasferisce assieme alla famiglia in Danimarca. L'anno seguente suo padre tornò a Parigi. È cresciuto a Copenaghen, dove è stato allevato da sua madre Mette e dai nonni materni, mentre con il padre le interazioni furono sporadiche per interrompersi del tutto dopo il 1890.[1][2][3]

Entrò all'Accademia delle belle arti di Copenaghen (Kunstakademiets Arkitektskole) nel 1905 e, dal 1906 al 1909, fu assistente degli architetti Hermann Baagøe Storck e Anton Rosen. Ha partecipato alle mostre d'arte al Kunstnernes Efteraarsudstilling di Copenaghen e, nel 1913, alla Société des Artistes Indépendants di Parigi. Ha debuttato come artista al Blomqvist Kunsthandel e al Kunstnerforbundet di Oslo nel 1913 e all'Esposizione autunnale di Oslo nel 1914. Ha fondato a Oslo la sua scuola d'arte, che diresse fino al 1924. Durante gli anni venti del XX secolo Gauguin ha vissuto una crisi artistica e durante questo periodo lavorò come autore e critico d'arte per i quotidiani Dagbladet, Tidens Tegn, Verdens Gang e Ekstra Bladet.[4]

Opere di Pola Gauguin sono esposte alla Galleria nazionale di Oslo (Nasjonalgalleriet) – cinque dipinti, tra cui Fra Homansbyen del 1913 e Mordet del 1916, assieme a varie xilografie e litografie – alla Statens Museum for Kunst (Galleria Nazionale di Danimarca) di Copenaghen, al Nordenfjeldske Kunstindustrimuseum di Trondheim e allo Stenersenmuseet di Oslo. Tra i libri che scrisse vi sono le biografie di Henrik Lund, Christian Krohg, Edvard Munch e Ludvig Karsten.[5][6][7]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposò Ingrid Blehr (1881-1959) nel 1910 e fu padre di Paul René Gauguin (1911-1976). Nel 1941, Gauguin trascorse 19 giorni al campo di concentramento di Grini. Nel 1949 fece ritorno a Copenaghen, rimanendovi fino alla sua morte sopraggiunta nel 1961.[8][9]

Opere bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Paul Gauguin – 1920
  • Henrik Lund – 1931
  • Christian Krohg – 1932
  • Edvard Munch – 1933
  • My Father Paul Gauguin – 1937
  • Ludvig Karsten – 1949
  • Norwegian Painters from J C Dahl to Edvard Munch – 1950

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jean René Gauguin, su artic.edu. URL consultato il 20 ottobre 2019.
  2. ^ (DA) Gauguin, Pola, su kulturarv.dk. URL consultato il 20 ottobre 2019.
  3. ^ (EN) Gauguin's Children, su Gauguin Gallery.com. URL consultato il 20 ottobre 2019.
  4. ^ (DA) Frederik Lindskov, KE – en sværvægter i dansk kunst, su Kunstnernes Efterårsudstilling.dk. URL consultato il 20 ottobre 2019.
  5. ^ (NO) Om Museet, su Nordenfjeldske Kunstindustrimuseum.no. URL consultato il 20 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2016).
  6. ^ Johnsrud 1946.
  7. ^ Store norske leksikon.
  8. ^ Norsk fangeleksikon. Grinifangene 1946, p. 30.
  9. ^ (NO) Paul René Gauguin, su Store norske leksikon.no. URL consultato il 20 ottobre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DA) Børre R. Giertsen (a cura di), 782. Gauguin, Pola, in Norsk fangeleksikon. Grinifangene, Oslo, Cappelen, 1946.
  • (NO) Even Ebbe Johnsrud, Pola Gauguin, in Knut Helle (a cura di), Norsk biografisk leksikon, Oslo, Kunnskapsforlaget, 1946. URL consultato il 20 ottobre 2019.
  • (NO) Petter Henriksen (a cura di), Pola Gauguin, in Store norske leksikon, Oslo, Kunnskapsforlaget. URL consultato il 20 ottobre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DA) Pola Gauguin, su vestraat.net. URL consultato il 20 ottobre 2019.
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