Pietro Stefano Speranza

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Pietro Stefano Speranza
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato3 agosto 1730 a Veroli
Ordinato presbitero21 dicembre 1754
Nominato vescovo28 luglio 1777 da papa Pio VI
Consacrato vescovo3 agosto 1777 dal cardinale Lazzaro Opizio Pallavicini
Deceduto26 giugno 1802 (71 anni) ad Alatri
 

Pietro Stefano Speranza (Veroli, 3 agosto 1730Alatri, 26 giugno 1802) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pietro Stefano Speranza era originario di una famiglia di Trevi nel Lazio, territorio sotto il governo dell'abbazia territoriale di Subiaco[1]. La famiglia si era trasferita da Trevi a Veroli nel 1699, poiché il medico Felice Speranza, nonno del vescovo Pietro Stefano, vi aveva ottenuto la condotta medica[2].

Studiò a Roma per nove anni filosofia, teologia e successivamente si laureò in utroque iure. Ordinato presbitero nel 1754, svolse il ministero sia a Veroli sia a Trevi. Era canonico della cattedrale, provicario generale e rettore del seminario vescovile di Veroli e al contempo rettore della chiesa di San Teodoro a Trevi[3]. Nominato vescovo di Alatri il 28 luglio 1777 e consacrato vescovo il 3 agosto, restò al governo della diocesi fino alla morte giunta nel 1802[4]. Ampliò il seminario diocesano, restaurò la cattedrale ed eresse l'ospedale. Nel 1790 indisse il sinodo diocesano[5] e nel 1799 fronteggiò l'invasione napoleonica e la proclamazione della repubblica romana, impegnandosi a limitare i danni nella diocesi[6]. Venne sepolto nella cattedrale di San Paolo ad Alatri.

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Arma: d'azzurro, all'ancora a quattro marre di argento posta in sbarra, movente dal mare ondato al naturale, accompagnati in capo da tre stelle a sei punte male ordinate di argento. Lo scudo è timbrato da un cappello prelatizio a sei nappe per lato (1.2.3) il tutto di verde. Il suo blasone episcopale è inciso anche sulla lapide tombale, posta dai fratelli Carlo e Maria Anna. Lo scudo è timbrato dal consueto cappello che designa il rango episcopale, ma senza croce astile; lo stemma è simbolico-parlante, allegoria della speranza, giacché si compone di un'ancora, simbolo della virtù teologale della speranza sormontata da tre stelle, guide sicure a chi conduce la nave nella notte[7].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cf. G. Jannuccelli, Memorie di Subiaco e sua Badia, Genova, 1856, p. 424.
  2. ^ Cf. C. Pietrobono, Pietro Stefano Speranza. Vescovo di Alatri (1777-1802), in C. Pietrobono (ed.), I nostri vescovi. Diocesi di Anagni-Alatri, Subiaco, Iter Edizioni, 2007, p. 118.
  3. ^ Cf. C. Pietrobono, Pietro Stefano Speranza. Vescovo di Alatri (1777-1802), in C. Pietrobono (ed.), I nostri vescovi. Diocesi di Anagni-Alatri, Subiaco, Iter Edizioni, 2007, p. 119.
  4. ^ Cf. C. Carosi – M. D'Alatri, I vescovi della diocesi di Alatri, in C. Pietrobono (ed.), I nostri vescovi. Diocesi di Anagni-Alatri, Subiaco, Iter Edizioni, 2007, p. 119.
  5. ^ Cf. Dioecesana Synodus Aletrina a Petro Stephano Speranza Aletrinae Ecclesiae Episcopo habita anno MDCCLXXXX. Sanctissimo in Christo Patri Pio papae Sexto humillime oblata, Roma, 1780. Inoltre, cf. Giornale ecclesiastico di Roma 6 (1791), pp. 131-132.
  6. ^ Cf. Il monitore fiorentino 64 (7 giugno 1799), p. 264.
  7. ^ Cf. D. Bracale, Mons. Nazareno Patrizi. Da Bellegra alla Corte Pontificia, Roma, 2020, pp. 110-112.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Alatri Successore
Nicola Gagliardi 28 luglio 1777 - 26 giugno 1802 Giuseppe Della Casa
Controllo di autoritàVIAF (EN232600740 · SBN RLZV004317 · BAV 495/104870 · WorldCat Identities (ENviaf-232600740