Pieter van Roestraeten
Pieter van Roestraeten, o Pieter Gerritsz. van Roestraeten o Pieter van Roestraten (Haarlem, 21 aprile 1630 (battezzato) – Londra, 29 aprile 1700 (o 24 luglio)), è stato un pittore e disegnatore olandese del secolo d'oro.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Allievo di Frans Hals[1][2] tra il 1646 e il 1651 a Haarlem[1][3], divenne membro della locale Corporazione di San Luca come pittore ritrattista nel 1651[4]. Il 6 ottobre dello stesso anno si trasferì ad Amsterdam, dove si sposò, per la seconda volta[5], con Adriaentje, una figlia di Frans Hals[1][2][3], il 6 giugno 1654[1]. Tra il 9 marzo 1660 e il 1666 emigrò a Londra, probabilmente introdotto presso la corte di Carlo II da Sir Peter Lely, e qui operò fino al 1700[1].
Durante il periodo iniziale della sua carriera eseguì principalmente ritratti[1][2], come il suo maestro[2]. Poi, su consiglio di Peter Lely[2] o forse a causa di un accordo con quest'ultimo per evitare la competizione in ritrattistica[3], passò alla realizzazione di nature morte[2], in particolare floreali e vanitas[1] ricche di oggetti esotici e preziosi[2][6], ricavandone 4-5000 fiorini[2]. Tali nature morte erano dette pronkstilleven, cioè nature morte vistose, appariscenti e gli artisti iniziarono a produrle per soddisfare il cambiamento nel gusto dei clienti e le loro aspirazioni ad elevarsi socialmente: gli oggetti preziosi rappresentati non erano più appannaggio delle élite sociali, ma ormai anche la classe media poteva aspirarvi[7]. Altra caratteristica delle vanitas realizzate dall'artista era la presenza di globi di vetro, in cui si specchiano altri oggetti o persone, ad indicare la fragilità della condizione umana[8].
Roestraten si dedicò inoltre alla pittura paesaggistica e di genere[1], riproducendo i soggetti di genere con uno stile simile a quello di Jan Steen[6]. Fu suo seguace l'artista detto Pseudo-Roestraeten, noto per le sue nature morte con libri, documenti e oggetti preziosi[1]. Subirono la sua influenza Christian Berentz, Robert Robinson e R.Arnold[1].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Autoritratto con pipa, bicchiere e brocca, dipinto (incisione di Abraham Bloteling)
- Vanitas con violino, teschio e vaso di zenzero d'argento, olio su tela, 63,5 x 75 cm
- Vanitas con candelabro e globo di vetro, olio su tela, 71,2 × 58,1 cm, 1675, Rijksmuseum Twenthe, Enschede
- Natura morta con tazze per il cioccolato, olio su tela, 46 x 60 cm[9]
- Vanitas con liuto e oggetti preziosi, olio su tela, 323,5 × 245,4 cm, 1678, Museo d'Arte, Ponce[10]
- Natura morta con tazze da tè in porcellana cinese, olio su tela, 35 × 48 cm, 1670-1680, Gemäldegalerie, Berlino[11]
- Natura morta con tazze da tè in porcellana, olio su tela, Museum Briner und Kern, Winterthur[12]
- La proposta, olio su tela, 73,5 x 63 cm, Museo Frans Hals, Haarlem[13]
- Il calzolaio, dipinto, Museo nazionale delle belle arti, Buenos Aires[14]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d e f g h Biografisch Woordenboek der Nederlanden
- ^ a b c The Web Gallery of Art
- ^ The signature style of Frans Hals
- ^ Vanitas, The Web Gallery of Art
- ^ a b Enciclopedia online Treccani
- ^ Luxury: A Rich History
- ^ The Middle Ages After the Middle Ages in the English-speaking World
- ^ Natura morta con tazze per il cioccolato - Commons
- ^ Vanitas con liuto e oggetti preziosi - Commons
- ^ Natura morta con tazze da tè in porcellana cinese - Commons
- ^ Natura morta con tazze da tè in porcellana - Commons
- ^ La proposta - Commons
- ^ Il calzolaio - Commons
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- "Roestraten, Pieter Gerritszoon van", su Enciclopedie on line - Treccani.it, 2016. URL consultato il 25 settembre 2016.
- (NL) "Pieter Gerritsz. van Roestraeten", su Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2016. URL consultato il 22 settembre 2016.
- (NL) Abraham Jacob van der Aa, Karel Johan Reinier van Harderwijk;Gilles Dionysius Jacobus Schotel, Biografisch Woordenboek der Nederlanden, vol.XVI, Haarlem, J.J. van Brederode, 1874, p. 419. URL consultato il 28 settembre 2016.
- (EN) Peter McNeil, Giorgio Riello, Luxury: A Rich History, Oxford, Oxford University Press, 2006, ISBN 978-0-19-966324-8. URL consultato il 29 settembre 2016.
- (EN) Derek Brewer, Marie-Françoise Alamichel, The Middle Ages After the Middle Ages in the English-speaking World, Cambridge, D.S.Brewer, 2006, p.80, ISBN 978-0-85991-508-3. URL consultato il 4 ottobre 2016.
- (EN) Christopher D.M. Atkins, The signature style of Frans Hals: painting, subjectivity, and the market in Early Modernity, Amsterdam, Amsterdam University Press, 2012, p.162, ISBN 978-90-8964-335-3. URL consultato il 4 ottobre 2016.
- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "ROESTRAETEN, Pieter Gerritsz. van", su The Web Gallery of Art, 2016. URL consultato il 12 ottobre 2016.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pieter van Roestraeten
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Pieter van Roestraeten in Artnet, su artnet.com.
- (EN) Pieter van Roestraeten in The National Portrait Gallery, su npg.org.uk.
- (EN) Pieter Gerritsz. van Roestraten in Scholars Resource, su scholarsresource.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 233237823 · ISNI (EN) 0000 0003 6713 6589 · CERL cnp01422346 · Europeana agent/base/119429 · ULAN (EN) 500027935 · GND (DE) 1019668903 · WorldCat Identities (EN) viaf-233237823 |
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