Pietà (Gian Paolo Cavagna)

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Pietà
AutoreGian Paolo Cavagna
Data1525
Tecnicaolio su tela
Dimensioni200×140 cm
Ubicazionechiesa di San Bernardino, Bergamo

La Pietà è un dipinto olio su tela realizzato da Gian Paolo Cavagna e conservato come pala nella chiesa di San Bernardino di Bergamo.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'artista, tra i più produttivi nella città di Bergamo nei primi anni del Seicento, ha realizzato più opere conservate nella chiesa di via Pignolo. La controfacciata ospita due tele raffiguranti l'Angelo Annunciante (200x110) e la Vergine Annunciata (200x110), e altre due raffiguranti san Nicola di Bari (180x170) e san Bernardino da Siena (180x170).[2] Fin dalla costruzione della chiesa vi era presente la Schola di disciplini o flagellanti che nella settimana santa svolgevano le loro principali pratiche della disciplina, vi era quindi un particolare legame con l'immagine della Madonna addolorata e a loro si deve la commissione della tela.[3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto interpreta appieno le indicazioni del concilio tridentino portando l'osservatore a una devozione intima.[1]

L'opera è posta come pala della seconda cappella a sinistra della navata sopra il semplice altare in marmo bianco e verde e raffigura la Vergine che tiene tra le braccia il figlio morto posto in primissimo piano.[5] Il Cristo è raffigurato con le labbra socchiuse come se vi fosse ancora un alito di vita, ed è collocato su di un rialzo in prossimità del sepolcro che è ancora vuoto. Questi è sorretto dalla Madonna che con tenerezza gli sostiene il braccio destro intrecciandone le dita della mano, con un segno molto intimo d'affetto. Il braccio sinistro invece cade con la mano posta in poso innaturale confermando il rigor mortis ormai sopraggiunto. L'abito della Madre di un verde cupo, dall'aspetto monacale quasi si confonde nell'ambiente. Gli strumenti del martirio sono posti in primo piano.[1]

Dietro ai due soggetti si intravedono le croci dei due ladroni che non sono state ancora calati. Lontana, sul lato destro della tela, compare una città posta ai piedi di una rupe, con i palazzi illuminati da una luce illividita, dai colori plumbei del cielo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Franco-Loiri.
  2. ^ Chiesa di San Bernardino, su lombardiabeniculturali.it, LombardiaBeniCulturali. URL consultato il 9 aprile 2021.
  3. ^ Azioni del Consiglio, 12 maggio 1468, vol. 1250, Archivio di Stato di Bergamo, 1467-73.
  4. ^ F. Colalucci, Jacopo Sciponi ritrovato e perduto, Osservatorio delle arti di Bergamo, 1989.
  5. ^ Chiesa di San Bernardino, su museionline.info, MuseoItalia. URL consultato il 9 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andreina Franco-Loiri Locatelli, La Rivista di Bergamo, 1998, p. 43-48.
  • Andreina Franco-Loiri Locatelli, Borgo Pignolo in Bergamo Arte e storia nelle sue chiese, Litostampa Istituto Grafico, 1994.

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