Piemontite

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Piemontite
Classificazione Strunz9.BG.05.a
Formula chimicaCa2(Al,Mn,Fe)3(SiO4)3(OH) = Ca2(Mn,Fe)Al2(SiO4)(Si2O7)O(OH)[1]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[1][2][3][4]
Classe di simmetriaprismatico[1][2]
Parametri di cellaa = 8.843, b = 5.665, c = 10.15[1]
Gruppo puntuale2/m[1][2]
Gruppo spazialeP 21/m[1][2] {P1 1 21/m} {P 21/m} {P 1 21/m 1}[2]
Proprietà fisiche
Densità3,4[1][3] g/cm³
Durezza (Mohs)6-7[1]
Sfaldaturabuona secondo {001}[1], distinta secondo {100}[1][2], facile[3], perfetta[4]
Fratturaconcoide[3]
Colorerosso-violaceo[2][3], rosso-bruno[1][3], giallo[1], rosso[1][2], nero rossastro[1][2], rosso carminio[1]
Lucentezzavitrea[1][2][3], cerea[3]
Opacitàtranslucido[1][2][3], opaco[2][3], raramente trasparente[3]
Strisciorosso[1][3], rossastro[2]
Diffusionerara[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La piemontite è un minerale appartenente al gruppo dell'epidoto; il suo nome deriva dal Piemonte, in cui è stato scoperto nel 1853.[1][3]

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Massivo[1][3], granulare[1][3], prismatico[1], da fascicolare a fibroso[3]. Colonnare allungato sulle facce dei pinnacoli. I cristalli generalmente sono imperfetti raramente singoli[3].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Si forma prevalentemente in rocce metamorfiche di contatto[1].

Il minerale si trova in vari depositi di manganese dove si è formato per metamorfismo regionale di grado medio-basso[3].

In alcuni casi il minerale si forma per derivazione di plagioclasi calcici[3].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

La Piemontite si presenta in aggregati spesso raggiati di individui cristallini di colore rosso-violaceo o rosso-bruno, raramente ben formati.

Utilizzi in gioielleria[modifica | modifica wikitesto]

Viene tagliata a facce raramente, mentre più comunemente viene intagliata secondo superfici curve o per realizzare degli intagli e degli oggetti ornamentali di modeste dimensioni.

  • Pietre simili[3].
    • Epidoto, questa varietà, tuttavia, è ortorombica non monoclina come la piemontite.
    • Thulite, difatti anche questo minerale si presenta in strutture granulari.

Caratteristiche chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Al microscopio, il minerale presenta pleocroismo[4].

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Scheda tecnica del minerale su webmineral.org
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m Scheda tecnica del minerale
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab Autori Vari, Scheda Piemontite in "Il magico mondo di minerali & gemme Guida pratica per scoprirli e collezionarli", De Agostini (1993-1996), Novara
  4. ^ a b c d e f g h i j Autori vari, Piemontite in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol 3°, pag. 681, Peruzzo editore (1988), Milano

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ettore Artini, I minerali, Hoepli, Milano, 1975.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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