Perché le nazioni falliscono
Perché le nazioni falliscono | |
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Titolo originale | Why Nations Fail |
Autore | Daron Acemoğlu e James A. Robinson |
1ª ed. originale | 2012 |
1ª ed. italiana | 2013 |
Genere | saggio |
Sottogenere | politico |
Lingua originale | inglese |
Perché le nazioni falliscono. Le origini di potenza, prosperità e povertà (Why Nations Fail: The Origins of Power, Prosperity, and Poverty) è un saggio politico di Daron Acemoğlu e James A. Robinson, pubblicato nel 2012. Il saggio tratta le enormi differenze di reddito e di tenore di vita fra i paesi ricchi e quelli poveri del mondo.
Genesi dell'opera[modifica | modifica wikitesto]
Le teorie esposte nel volume sono state presentate in precedenza dagli autori in vari scritti e particolarmente nel saggio intitolato «A Theory of Political Transitions» pubblicato nel 2001 su The American Economic Review, la rivista dell'American Economic Association[1]. Il volume è stato completato nei primi mesi del 2011, quando il Nordafrica e il Medio Oriente erano scossi dalla cosiddetta "Primavera araba"[2].
Contenuto[modifica | modifica wikitesto]
Gli autori, l'economista statunitense Daron Acemoğlu del Massachusetts Institute of Technology[3] e il politologo britannico James A. Robinson dell'Università di Chicago[4], si interrogano sui possibili fattori responsabili del successo o del fallimento politico ed economico degli Stati. I due autori sostengono che i fattori che entrano in gioco nelle spiegazioni tradizionali, quali per esempio la geografia, il clima, la cultura, la religione o l'abilità dei governanti, siano insufficienti o errati[5]. Esistono infatti località o nazioni che, pur non differenziandosi per questi fattori, presentano tuttavia differenze notevoli nel reddito e nella qualità di vita (per esempio Nogales nel Messico e Nogales negli USA, la Corea del Nord e Corea del Sud, e così via). Acemoglu e Robinson sostengono che la prosperità e la povertà dipendono dalla qualità delle istituzioni politiche ed economiche le quali possono essere «inclusive» o «estrattive». Le istituzioni «inclusive» favoriscono il coinvolgimento della maggioranza dei cittadini e pertanto, con la crescita economica, favoriscono anche lo sviluppo umano e civile; le istituzioni «estrattive», al contrario, sono finalizzate a "estrarre" rendite a beneficio di una minoranza di privilegiati, l'élite dominante[6]; quest'ultima tende a frenare l'innovazione soprattutto per frenare le conseguenze della «distruzione creatrice» di Schumpeter[7]. «Oggi le nazioni falliscono perché le loro istituzioni economiche estrattive non creano gli incentivi di cui la popolazione ha bisogno per risparmiare, investire e innovare»[8]. Nell'opera vengono riportati numerosi esempi storici a supporto di queste tesi.
Indice[modifica | modifica wikitesto]
Si elencano i titoli dei capitoli (in grassetto) e il breve riassunto presente nel Sommario (in caratteri più piccoli nel rigo sottostante)
- Prefazione
- Perché gli egiziani hanno riempito piazza Tahrir per rovesciare Hosni Mubarak e che cosa significa per la comprensione delle cause di prosperità e povertà
- 1. Così vicine, eppure così lontane
- Nogales (Arizona) e Nogales (Sonora) hanno la stessa gente, cultura e geografia: perché una è ricca e l’altra è povera?
- 2. Teorie che non funzionano
- I paesi poveri non sono tali a causa della loro geografia o cultura, o perché i loro leader non sanno quali politiche arricchirebbero i cittadini
- 3. La costruzione di prosperità e povertà
- Come prosperità economica e povertà sono determinate dagli incentivi creati dalle istituzioni e come la politica determina le istituzioni di una nazione
- 4. Piccole differenze e congiunture critiche: il peso della storia
- Come le istituzioni cambiano con il conflitto politico e come il passato plasma il presente
- 5. "Ho visto il futuro e so che funziona": la crescita economica sotto regimi estrattivi
- Ciò che Stalin, il re Shyaam, la rivoluzione neolitica e le città-stato maya hanno in comune, e come questo spiega perché l'attuale crescita economica cinese non può durare
- 6. Sentieri divergenti
- Come le istituzioni si evolvono nel tempo, spesso differenziandosi a poco a poco
- 7. Il punto di svolta
- Come le riforme politiche del 1688 cambiarono le istituzioni in Inghilterra, portando alla rivoluzione industriale
- 8. Non a casa nostra: le barriere allo sviluppo
- Perché in molte nazioni i potentati politici si opposero alla rivoluzione industriale
- 9. L’arresto dello sviluppo
- Come il colonialismo europeo impoverì vaste aree del mondo
- 10. La diffusione della prosperità
- Come alcune regioni del mondo imboccarono sentieri verso la prosperità diversi da quello della Gran Bretagna
- 11. Il circolo virtuoso
- Come le istituzioni che incoraggiano la prosperità creano circoli virtuosi che le mettono al riparo dalle élite che le minacciano
- 12. Il circolo vizioso
- Come le istituzioni che creano la povertà generano circoli viziosi che consentono loro di perdurare
- 13. Perché le nazioni falliscono oggi
- Istituzioni, istituzioni, istituzioni
- 14. Infrangere le barriere
- Come diversi paesi hanno cambiato traiettoria economica cambiando istituzioni
- 15. Comprendere prosperità e povertà
- Come il mondo avrebbe potuto essere diverso, e come la comprensione di ciò spiega perché gran parte dei tentativi di combattere la povertà sono falliti
Edizioni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Daron Acemoglu e James A. Robinson, Why Nations Fail: The Origins of Power, Prosperity and Poverty, New York, Crown Business, 2012, pp. XI+529, ISBN 978-0-307-71921-8.
- (EN) Daron Acemoglu e James A. Robinson, Why Nations Fail: the origins of power, prosperity, and poverty, London, Profile Books, 2012, pp. XI+529, ISBN 978-1-84668-429-6.
- Daron Acemoglu e James A. Robinson, Perché le nazioni falliscono : alle origini di potenza, prosperità e povertà, traduzione di Marco Allegra e Matteo Vegetti, Milano, Il saggiatore, 2013, p. 527, ISBN 978-88-428-1873-1.
Critica[modifica | modifica wikitesto]
Il libro ha suscitato un intenso dibattito ed è stato recensito da numerosi studiosi fra cui Arvind Subramanian[9], David R. Henderson[10], Francis Fukuyama[11], Jared Diamond[12], Jeffrey Sachs[13], Maximiliano Korstanje[14][15], Mitt Romney[16], Paul Collier[17], Robert Barro[18], Warren Bass[19], William Easterly[20], Federico Rampini[21], Simonetta Fiori[22] e altri. Il volume è diventato un best seller negli Stati Uniti nell'estate del 2012[23] e ha ottenuto inoltre alcuni premi:
- Paddy Power And Total Politics Political Book Award (International Affairs) nel 2012[24]
- Financial Times and Goldman Sachs Business Book of the Year Award nel 2012[25]
- Lionel Gelber Prize nel 2013[26]
- Arthur Ross Book Award, Honorable Mention nel 2013[27]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Daron Acemoglu and James A. Robinson, "A Theory of Political Transitions", The American Economic Review, Vol. 91, No. 4 (Sep., 2001), pp. 938-963 (testo in jstor.org)
- ^ D. Acemoglu e J.A. Robinson, p. 11.
- ^ (EN) Home page di Daron Acemoglu, su economics.mit.edu, MIT Economics. URL consultato il 15 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2017).
- ^ (EN) Wen Huang, James Robinson appointed University Professor at Chicago Harris, su news.uchicago.edu, 3 febbraio 2015. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ D. Acemoglu e J.A. Robinson, pp. 55-79.
- ^ D. Acemoglu e J.A. Robinson, pp. 81-108.
- ^ D. Acemoglu e J.A. Robinson, p. 96.
- ^ D. Acemoglu e J.A. Robinson, p. 383.
- ^ Arvind Subramanian, Which Nations Failed, su The American Interest, The American Interest, 30 ottobre 2012. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ David Henderson, The Wealth -- and Poverty -- of Nations (PDF), su cato.org, Regulation (a publication of the Cato Institute), Spring 2013. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ North Douglass, Violence and Social Order, ISBN 0-521-76173-5.
- ^ Jared Diamond, What Makes Countries Rich or Poor?, su nybooks.com, New York Review of Books, 7 giugno 2012. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Jeffrey Sachs, Government, Geography, and Growth [collegamento interrotto], su web.b.ebscohost.com. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Korstanje M (2015) "Review Why Nations Fail: the origins of power, prosperity and poverty." Journal of International and Global Studies Volume 6, Number 2, pp. 97-100
- ^ Korstanje M. (2015) Exploring the contradictions of Why Nations fail?, the dark side of capitalism". CERS Centre for Ethnicity and Racism Studies. University of Leeds UK. Working Paper 29.
- ^ Ashley Parker, Romney Comments on Palestinians Draw Criticism, su The Caucus, The New York Times, 30 luglio 2012. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Paul Collier, Why Nations Fail by Daron Acemoglu and James Robinson – review, su theguardian.com, The Guardian, 11 marzo 2012. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Robert Barro, Democracy and Growth [collegamento interrotto], in Journal of Economic Growth, March 1996. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Warren Bass, Book review: 'Why Nations Fail,' by Daron Acemoglu and James A. Robinson, su washingtonpost.com, Washington Post, 20 aprile 2012. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ William Easterly, The Roots of Hardship: Despite massive amounts of aid, poor countries tend to stay poor. Maybe their institutions are the problem, su online.wsj.com, Wall Street Journal, 24 marzo 2012.
- ^ «USA La dittatura dell'1%», la Repubblica del 17 ottobre 2012
- ^ «La politica del successo: il bestseller americano sulla formula che fa grande un paese», la Repubblica del 9 agosto 2012
- ^ Francesco Domenico Moccia, «Le istituzioni e lo sviluppo», la Repubblica del 22 agosto 2012
- ^ Paddy Power & Total Politics Political Book Awards, su Total Politics, 7 febbraio 2013. URL consultato il 29 agosto 2014.
- ^ Andrew Hill, Biographies and economics dominate, su Financial Times. URL consultato il 15 settembre 2012.
- ^ Mark Medley, Lionel Gelber Prize longlist revealed, su National Post, 4 febbraio 2013. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).
- ^ Fredrik Logevall Wins CFR's 2013 Arthur Ross Book Award for "Embers of War", su cfr.org, Council on Foreign Relations, 16 dicembre 2013. URL consultato il 29 agosto 2014.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikiquote contiene citazioni di Perché le nazioni falliscono
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Perché le nazioni falliscono?, su ilsaggiatore.com. URL consultato il 15 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2017).
- (EN) "Why Nations Fail", Home page, su whynationsfail.com. URL consultato il 15 maggio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).