Patti LuPone

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Patti LuPone nel 2014

Patti Ann LuPone (Northport, 21 aprile 1949) è un'attrice e cantante statunitense.

È nota soprattutto come interprete di musical a Broadway e a Londra. Per la sua attività teatrale a New York ha vinto tre Tony Award: due alla miglior attrice protagonista in un musical nel 1978 per Evita e nel 2008 per Gypsy e uno alla miglior attrice non protagonista in un musical per Company nel 2022. Le sue interpretazioni nel West End londinese le sono valse due Laurence Olivier Award: alla migliore attrice in un musical per la sua interpretazione nel ruolo di Fantine nel cast originale di Londra de Les Misérables (1985) e alla migliore attrice non protagonista in un musical per la sua Joanne in Company (2019).

All'attività teatrale, l'attrice ha occasionalmente affiancato anche quella televisiva. È nota anche per l'interpretazione canora di personaggi del mondo dei cartoni animati, come Diamante Giallo nella serie animata Steven Universe prodotta dalla CN.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Patti Ann LuPone nacque a Northport, Long Island, figlia dell'amministratrice della biblioteca universitaria Angela Louise (nata Patti) e dell'amministratore scolastico Orlando Joseph LuPone[1]. La famiglia era di origini italiane: suo padre, abruzzese, era originario di Pratola Peligna, e la sua pro-prozia era il celebre soprano Adelina Patti[2]. L'attrice ha due fratelli, i gemelli Robert, morto il 27 agosto 2022, e William LuPone. Robert LuPone è stato attore, ballerino e regista, noto soprattutto per aver recitato nella produzione originale del musical A Chorus Line nel ruolo del coreografo Zach; William, invece, è un insegnante. Patti LuPone cominciò ad esibirsi durante l'infanzia con i due fratelli, con cui formava il "LuPone Trio" e il terzetto si esibiva a Long Island ed apparve anche su una rete televisiva locale. Durante gli studi superiori alla Northport High School, la LuPone imparò a suonare la tuba e studiò canto sotto la direzioni della vocal coach Esther Scott[3]. Nel 1968 fu ammessa al primo corso di recitazione della prestigiosa Juilliard School, precedentemente nota solo come conservatorio, dove si formò per quattro anni sotto la supervisione di John Houseman. Patti LuPone fece parte del Group 1, i membri della prima classe di recitazione della Juilliard, che comprendeva anche futuri attori di successo come Kevin Kline, David Ogden Stiers e Stephen McKinley Henderson, e conseguì la laurea in arti drammatiche nel 1972.[4]

Gli anni '70[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971, quando ancora studiava recitazione alla Juilliard, fece il suo debutto sulle scene nella rock opera Iphigenia al Young Vic di Londra, mentre l'anno successivo si unì a "The Acting Company", una compagnia teatrale diretta dal suo mentore John Houseman e che comprendeva diversi altri suoi compagni di studio all'università, tra cui Kevin Kline. Patti LuPone rimase con l'Acting Company per quattro anni, fino al 1976, e in questo periodo ricoprì ruoli di primo piano in numerosi drammi e commedie del repertorio classico e moderno, tra cui Donne attente alle donne, La scuola della maldicenza, Edoardo II, Pene d'amor perdute, La via del mondo e opere di George Bernard Shaw, Maksim Gor'kij e Jean Anouilh. Fu con l'Acting Company che Patti LuPone fece il suo debutto a Broadway nel 1973, quando interpretò Irina, Lucy, Giulietta e Giacinta negli allestimenti in repertorio di Tre sorelle, L'opera del mendicante, Misura per misura e Le furberie di Scapino. Nel 1975 recitò per la prima volta in un musical a Broadway, quando interpretò Rosamund in The Robber Bridegroom e per la sua interpretazione ottenne una candidatura al Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical.

Dopo The Robber Bridegroom, Patti LuPone tornò a recitare in un musical l'anno successivo, quando fu scelta per interpretare la protagonista del musical di Stephen Schwartz The Baker's Wife accanto a Topol; lo show però si rivelò un flop e chiuse durante il rodaggio a Washington prima di debuttare a Broadway.[5] Nel 1977 iniziò un proficuo sodalizio artistico con il drammaturgo e regista David Mamet e recitò nelle sue opere The Woods (1977), All Men Are Whores (1977), The Blue Hour (1978) e The Water Engine (1978). Nel 1978 tornò a Broadway con il musical Working, che però si rivelò un flop e rimase in cartellone per solo 24 rappresentazioni; nello stesso anno fece anche il suo debutto cinematografico con Il re degli zingari. Nel 1979 ottenne il successo quando fu scelta per interpretare Eva Perón nella prima statunitense del musical di Andrew Lloyd Webber Evita.[6] Diretto da Harold Prince, il musical fu allestito brevemente a Los Angeles prima di debuttare trionfalmente a Broadway il 25 settembre 1979; per la sua interpretazione, Patti LuPone vinse il Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.[7]

Gli anni '80[modifica | modifica wikitesto]

L'attrice rimase nel cast di Evita a Broadway fino al gennaio 1981 e alcuni mesi più tardi tornò a ricoprire brevemente il ruolo anche nella produzione di Sydney, in Australia.[8] Dopo il successo in Evita, Patti LuPone tornò a concentrarsi al teatro di prosa per qualche anno, recitando in Come vi piace (Minneapolis, 1982), Edmund (New York, 1982) e Morte accidentale di un anarchico (Broadway, 1983). Nel 1984 tornò a Broadway con il musical Oliver!, in cui interpretava Nancy e cantava la famosa As Long as He Needs Me.[9] Il musical ottenne recensioni tiepide e chiuse rapidamente, dando così modo alla LuPone di trasferirsi a Londra per la stagione 1985/1986. Nel 1985 recitò infatti all'Old Vic nel musical The Craddle Will Rock, in cui aveva precedentemente recitato nell'Off-Broadway nel 1983. Il successo sulle scene londinesi arrivò però qualche mese più tardi, quando fu scelta per interpretare Fantine nella prima del musical della Royal Shakespeare Company Les Misérables.[10][11] Lo show si rivelò un enorme successo di pubblico e per la sua interpretazione in Les Misérables e The Craddle Will Rock la LuPone vinse il Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical. Due anni più tardi tornò a recitare a Broadway in un apprezzato revival del musical di Cole Porter Anything Goes in scena al Lincoln Center. Per la sua acclamata interpretazione vinse il Drama Desk Award alla migliore attrice in un musical, oltre a ricevere una nomination al Tony Award.[12][13]

Gli anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 Patti LuPone tornò a recitare a Londra nella prima del musical di Andrew Lloyd Webber Sunset Boulevard, in cui interpretava la protagonista Norma Desmond. Il musical ricevette critiche contrastanti, ma la LuPone ottenne recensioni positive per la sua performance nel ruolo che fu di Gloria Swanson e ricevette una nomination al Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical.[14] Patti LuPone era già sotto contratto per tornare a ricoprire il ruolo anche a Broadway, ma fu licenziata da Andrew Lloyd Webber e sostituita da Glenn Close.[15] Nel 1995 cantò in una versione concertistica di Pal Joey e nello stesso anno tornò a Broadway con una serie di concerti al Walter Kerr Theatre intitolati Patti LuPone on Broadway. I concerti furono un successo di critica e pubblico e la cantante fu candidata all'Outer Critics Circle Award.

Nel 1996 Patti LuPone Zoe Caldwell nel dramma di Terrence McNally Master Class, in cui la LuPone interpretava Maria Callas; l'attrice ottenne recensioni positive e nel 1997 tornò ad interpretare il celebre soprano greco anche nella prima londinese della pièce.[15] Nel 1997 tornò a collaborare con David Mamet nel dramma The Old Neighborhood a Broadway, mentre l'anno successivo interpretò Annie Oakley in un allestimento concertistico del musical Annie Get Your Gun in scena al Lincoln Center per la regia di Lonny Price. Negli ultimi anni novanta tornò anche a recitare sul piccolo e grande schermo, apparendo nel film S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York e nelle serie TV Law & Order - I due volti della giustizia e Frasier; per quest'ultima ottenne una candidatura al Premio Emmy alla miglior attrice guest star in una serie commedia.

Gli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 2000 ha recitato per la prima volta nel musical di Stephen Sondheim Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street all'Avery Fisher Hall di New York; LuPone interpretava la co-protagonista Mrs. Lovett, un ruolo che tornò ad interpretare a San Francisco e Ravinia nel 2001. Sempre nel 2001 tornò a recitare a Broadway nella commedia Rumori fuori scena, a cui seguì il musical A Little Night Music al festival di Ravinia nell'agosto del 2002. L'attrice inizio così una prolifica collaborazione con il festival teatrale di Ravinia, dove tornò a recitare anche nel 2003 con il musical Passion, nel 2004 con Sunday in the Park with George, nel 2005 con Anyone Can Whistle e nel 2006 con Gypsy: A Musical Fable.[16] Nel 2005 la LuPone tenne un concerto alla Carnegie Hall, The Lady with the Torch, che registrò il tutto esaurito.[17] Nel frattempo, l'attrice recitò in altre produzioni concertistiche o semi-sceniche di musical o operette, tra cui Can Can al New York City Center (2004), Candide all'Avery Fisher Hall (2004) e Regina al Kennedy Center (2005). Nel 2005 tornò a recitare in un musical a Broadway con un revival di Sweeney Todd diretto da John Doyle;[18] nell'allestimento il cast principale si accompagnava con strumenti musicali suonati dagli stessi attori e per l'occasione la LuPone tornò a suonare la tuba.[19] Per la sua interpretazione fu candidata al Drama Desk Award e al Tony Award alla migliore attrice protagonista in un musical.

Nel 2007 fece il suo debutto nel mondo dell'opera con un allestimento di Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill e Bertolt Brecht, diretto da John Doyle alla Los Angeles Opera.[20] La produzione fu registrata sia su CD che su DVD e per la sua interpretazione nel ruolo di Begbick vinse due Premi Grammy: per il miglior album di musica classica e per il miglior album di un'opera.[21] Sempre nel 2007 interpretò il ruolo di Madame Rose nel musical Gypsy al New York City Center per la regia del librettista di Arthur Laurents;[22] l'allestimento, in cui la LuPone recitava accanto a Laura Benanti e Boyd Gaines, fu riproposto anche al Booth Theatre di Broadway nel 2008.[23] Per la sua interpretazione del ruolo di Rose Patti LuPone ottenne alcune delle recensioni migliori di tutta la sua carriera e vinse il Drama Desk Award, l'Outer Critics Circle Award, il Drama League Award Tony Award alla miglior attrice protagonista in un musical.[24]

Gli anni 2010 e 2020[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni 2010 furono inaugurati dal grande successo dell'autobiografia dell'attrice.[25] Il libro di memorie, intitolato semplicemente Patti LuPone: A Memoir, fu pubblicato nel settembre 2010 ed ottenne recensioni molto positive.[26] Nello stesso anno tornò a recitare a Broadway in un adattamento musicale del film di Pedro Almodovar Donne sull'orlo di una crisi di nervi; lo show ottenne recensioni contrastanti e rimase in scena a Broadway solo per alcuni mesi, ma la performance della LuPone fu accolta molto positivamente dai critici ed ella ricevette una candidatura al Tony Award alla migliore attrice non protagonista in un musical. Nel 2011 ha recitato invece in una versione concertistica del musical di Sondheim Company all'Avery Fisher Hall, con Neil Patrick Harris e la regia di Lonny Price. Sempre nel 2011 recitò con il New York City Ballet ne I sette peccati capitali di Kurt Weill e tenne una serie di 63 concerti all'Ethel Barrymore Theatre di Broadway con Mandy Patinkin, suo collega in Evita.[27]

Nel 2012 tornò ad interpretare l'opera di David Mamet nella prima del suo dramma L'anarchica a Broadway, in cui recitava accanto a Debra Winger; la pièce fu stroncata dalla critica e chiuse anticipatamente, cancellando numerose rappresentazioni dal cartellone. Tre anni più tardi si dedicò nuovamente alla prosa quando recitò accanto a Michael Urie nella commedia di Douglas Carter Beane Shows for Days al Lincoln Center;[28] sempre nel 2015 tornò a cantare alla Los Angeles Opera, questa volta nell'opera I fantasmi di Versailles.[29][30] Nel 2017 invece tornò a Broadway con il musical War Paint, in cui la LuPone interpretava Helena Rubinstein accanto all'Elizabeth Arden di Christine Ebersole;[31] entrambe le attrice ottennero grandi plausi di critica e pubblico e sia la LuPone che la Ebersole vennero candidate al Tony Award alla migliore attrice protagonista in un musical per le rispettive interpretazioni.[32] Nell'ottobre 2018 Patti LuPone fece il suo ritorno sulle scene londinesi dopo oltre venticinque anni d'assenza; per l'occasione, la LuPone tornò a recitare nel musical Company, questa volta per la regia di Marianne Elliott.[33] Per la sua interpretazione nel ruolo di Joanne, la LuPone vinse il Laurence Olivier Award alla migliore attrice non protagonista in un musical. Nel 2020 l'attrice torna ad interpretare Joanne in Company, questa volta a Broadway, sempre per la regia di Marianne Elliott; per la sua interpretazione ha vinto il Drama Desk Award, l'Outer Critics Circle Award e il Tony Award alla miglior attrice non protagonista in un musical.[34] Sempre nello stesso anno è Avis Amberg nella miniserie televisiva di Netflix Hollywood.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Patti LuPone è sposata con Matthew Johnston dal 12 dicembre 1988. La coppia si è sposata sul palco del Vivian Beaumont Theatre al Lincoln Center dopo aver girato il film televisivo LBJ; Johnston, infatti, è un cameraman[35]. La coppia ha avuto un solo figlio, Joshua Luke Johnston (nato il 21 novembre 1990)[36]. La famiglia vive in Connecticut[37] e nella Carolina del Sud[38].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Teatrografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Patti LuPone ha inciso un singolo con Seth MacFarlane (che dà voce al personaggio di Glenn Quagmire) nell'album del 2005 de “I GriffinFamily Guy: Live in Vegas|Family Guy: Live In Vegas. Un nuovo CD di uno dei suoi show, The Lady with the Torch, è stato distribuito nel 2006 dalla Sh-K-Boom Records. Nel dicembre dello stesso anno, la LuPone ha pubblicato un'ulteriore traccia reperibile sul sito dell'artista e su quello della Sh-K-Boom.[39]

La discografia parziale della cantante comprende:

  • The Baker's Wife (Original cast recording)
  • Evita (Original Broadway cast recording)
  • The Cradle Will Rock (The Acting Company recording)
  • Les Misérables (Original London Cast recording)
  • Anything Goes (New Broadway Cast Recording)
  • Heat Wave (John Mauceri conducting the Hollywood Bowl Orchestra)
  • Patti LuPone Live (Solo Album)
  • Sunset Boulevard (World Première/Original London Cast Recording)
  • Matters of the Heart (Solo Album)
  • Sweeney Todd (New York Philharmonic recording)
  • Sweeney Todd (2005 Broadway Cast recording)
  • The Lady with the Torch (Solo Album)
  • The Lady With the Torch...Still Burning (Solo Album)
  • To Hell and Back (Philharmonia Baroque Orchestra World Premier recording)
  • Gypsy (2008 Broadway Revival Cast Recording)
  • Patti LuPone At Les Mouches (Live Solo Recording of 1980 club act)[40]
  • Women on the Verge of a Nervous Breakdown (Original Broadway Cast Recording)
  • Corigliano: The Ghosts of Versailles - James Conlon/Patricia Racette/Guanqun Yu/Patti LuPone, Chandos 2016 - Grammy Award for Best Opera Recording 2017
  • Company (2019 London Revival Cast Recording)

Nel 2009 la canzone I dreamed a dream del 1985 è nuovamente entrato nelle classifiche dell'Official Singles Chart[41] così come in quelle della rivista statunitense Billboard.

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Patti LuPone è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Patti LuPone Biography, in filmreference, 2008. URL consultato il 6 luglio 2008.
  2. ^ Judith Newmark, Patinkin, LuPone return to stage[collegamento interrotto], Suburban Journals, 29 marzo 2009. URL consultato il 28 marzo 2009.
  3. ^ Sex & Moxie: God, That's Good!, in filmreference, 2008. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2006).
  4. ^ Patti LuPone | Theatre Chronology, su pattilupone.net. URL consultato il 5 marzo 2020.
  5. ^ The Baker's Wife: Background Information and Song History, su musicalschwartz.com. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2019).
  6. ^ (EN) Jesse Green, Let Her Entertain You. Please!, in The New York Times, 8 luglio 2007. URL consultato il 5 marzo 2020.
  7. ^ (EN) Winners, su tonyawards.com. URL consultato il 5 marzo 2020.
  8. ^ (EN) BWW News Desk, Patti LuPone Comes to Melbourne and Sydney this June, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 5 marzo 2020.
  9. ^ (EN) Adam Hetrick, From the Archives: Look Back at the 1984 Broadway Revival of Oliver! Starring Patti LuPone and Ron Moody, su Playbill, Mon Apr 29 14:30:00 EDT 2019. URL consultato il 5 marzo 2020.
  10. ^ Les Miserables RSC/Cameron Mackintosh Original Production, su johncaird.com. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  11. ^ (EN) Playbill Staff, Beyond the Barricades: Les Misérables' Fantine, su Playbill, Sat Mar 01 01:00:00 EST 2014. URL consultato il 5 marzo 2020.
  12. ^ (EN) Seth Rudetsky, The Joke That Won Patti LuPone the Part in Anything Goes, su Playbill, Mon Feb 26 12:38:28 EST 2018. URL consultato il 5 marzo 2020.
  13. ^ (EN) Leslie Bennetts, No Tears for Lupone's Reno, in The New York Times, 22 ottobre 1987. URL consultato il 5 marzo 2020.
  14. ^ (EN) Bruce Weber, Following 'Sunset,' Shadows Over Lloyd Webber's Empire, in The New York Times, 24 marzo 1997. URL consultato il 5 marzo 2020.
  15. ^ a b (EN) Peter Marks, THEATER;A Diva's Life Isn't Always Happy; Ask Callas (and LuPone), in The New York Times, 30 giugno 1996. URL consultato il 5 marzo 2020.
  16. ^ Patti LuPone Will Be Mama Rose in Ravinia Gypsy - Playbill.com, su web.archive.org, 17 ottobre 2012. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2012).
  17. ^ (EN) Pati Buehler, Patti Lupone - The Lady With a Torch, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 5 marzo 2020.
  18. ^ LuPone and Cerveris to Serve Man in Sweeney Todd on Broadway Through Thanksgiving - Playbill.com, su web.archive.org, 8 marzo 2011. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2011).
  19. ^ (EN) Andrew Gans, The Lady with the Tuba, su Playbill, Tue Apr 25 14:20:00 EDT 2006. URL consultato il 5 marzo 2020.
  20. ^ (EN) Alan Rich, Alan Rich, Rise and Fall of the City of Mahagonny, su Variety, 11 febbraio 2007. URL consultato il 5 marzo 2020.
  21. ^ (EN) Grammy Winners 2017, in The New York Times, 12 febbraio 2017. URL consultato il 5 marzo 2020.
  22. ^ Momma's Doin' Fine: LuPone Gypsy, Directed by Laurents, Begins City Center Run - Playbill.com, su web.archive.org, 17 ottobre 2012. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2012).
  23. ^ August and Passing Strange Win Top Honors at Drama Desk Awards - Playbill.com, su web.archive.org, 26 gennaio 2011. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2011).
  24. ^ (EN) Andrew Gans, DIVA TALK: Catching Up with Two-Time Tony Award Winner Patti LuPone, su Playbill, Fri Feb 27 01:00:11 EST 2009. URL consultato il 5 marzo 2020.
  25. ^ Hetrick, Adam.Patti LuPone Will Sign Her Memoir at Barnes and Noble; Performance, Too" Archiviato il 7 agosto 2010 in Internet Archive. playbill.com, August 3, 2010
  26. ^ (EN) Charles Isherwood, Glory and Misery on the Way to Stardom, in The New York Times, 7 ottobre 2010. URL consultato il 5 marzo 2020.
  27. ^ Patti LuPone To Sing Seven Deadly Sins, Susan Stroman Creates Ellington Piece for NY City Ballet - Playbill.com, su web.archive.org, 29 dicembre 2010. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2010).
  28. ^ (EN) Ben Brantley, Patti LuPone as a Diva in ‘Shows for Days’, in The New York Times, 24 giugno 2015. URL consultato il 5 marzo 2020.
  29. ^ (EN) Zachary Woolfe, Review: ‘Ghosts’ of the Guillotine Reunite at Versailles, in The New York Times, 27 febbraio 2015. URL consultato il 5 marzo 2020.
  30. ^ (EN) ‘Ghosts of Versailles’ debuts at Los Angeles Opera, su Orange County Register, 9 febbraio 2015. URL consultato il 5 marzo 2020.
  31. ^ (EN) Andrew Gans, Patti LuPone and Christine Ebersole Return to Broadway in War Paint, Opening April 6, su Playbill, Thu Apr 06 00:00:00 EDT 2017. URL consultato il 5 marzo 2020.
  32. ^ (EN) Andrew Gans, War Paint, Starring Patti LuPone and Christine Ebersole, Ends Broadway Run November 5, su Playbill, Sun Nov 05 00:00:00 EDT 2017. URL consultato il 5 marzo 2020.
  33. ^ (EN) BWW News Desk, Ladies Will Be Lunching in London! Patti LuPone & Rosalie Craig to Lead COMPANY in the West End, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 5 marzo 2020.
  34. ^ (EN) Ryan McPhee, London’s Gender-Bent Company Will Play Broadway With Katrina Lenk and Patti LuPone, su Playbill, Fri Aug 30 07:39:35 EDT 2019. URL consultato il 5 marzo 2020.
  35. ^ (no author AP)."People:Patti LuPone marries miniseries cameraman"Gettysburg Times, (news.google.com) December 15, 1988
  36. ^ Anderson, Susan Heler."Chronicle"The New York Times, November 23, 1990
  37. ^ Jeremy Gerard, In ‘Gypsy’ Patti LuPone Creates Diva Role She Was Born to Play, in Bloomberg News, Bloomberg (azienda), 4 marzo 2008. URL consultato l'11 maggio 2011.
  38. ^ Rapkin, Mickey."Patti LuPone: Lady's Night" Out Magazine. Retrieved August 17, 2010.
  39. ^ "Patti Lupone listing" Archiviato l'11 giugno 2008 in Internet Archive. http://www.sh-k-boom.com
  40. ^ Gans, Andrew."Patti LuPone at Les Mouches," Vintage LuPone Club Act, Arrives in Stores Nov. 11" Archiviato il 17 ottobre 2012 in Internet Archive. playbill.com, November 11, 2008
  41. ^ UK Singles Chart info Chartstats.com. Retrieved 26 April 2009.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN295167732 · ISNI (EN0000 0000 7365 6327 · Europeana agent/base/148294 · LCCN (ENn80143871 · GND (DE13474652X · BNF (FRcb138968710 (data) · J9U (ENHE987007306164605171 · CONOR.SI (SL243860067 · WorldCat Identities (ENlccn-n80143871