Patrocle

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Il mar Caspio secondo la Ṣūrat al-’Arḍ di Ibn Hawqal (X secolo).

Patrocle (in greco antico: Πατροκλῆς?, Patrocle; 312 a.C.270 a.C.) è stato un militare e geografo macedone antico.

Generale dell'esercito macedone, Patrocle si dedicava anche alla scrittura di tomi di geografia dell'allora Regno di Macedonia. Servì sotto i re seleucidi Seleuco I e Antioco I durante alcuni decenni, diventando anche governatore di Babilonia sotto Seleuco Nicatore[1]. Esplorò il mar Caspio, giungendo alla conclusione che fosse un golfo o una insenatura; era quindi possibile entrarvi via mare passando dall'oceano Indiano.

L'unica informazione sulla sua opera - della quale persino il titolo ci è ignoto - ci viene da Strabone che lo nomina nella Geografia[1]. Come militare, Patrocle era un valido ingegnere; difese Babilonia contro l'esercito di Demetrio I Poliorcete facendo inondare i canali d'irrigazione.

Dopo la morte di Seleuco, Patrocle venne inviato dal figlio del monarca, Antioco, a soffocare una rivolta in Anatolia, ma le sue forze vennero sconfitte dai bitini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Strabone, Geografia, l. XVII volume 2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) James S. Romm, The Edges of the Earth in Ancient Thought: Geography, Exploration, and Fiction, Diane Publishing Company, 1992, p. 97, ISBN 0-69103-788-4.

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