Patrizia Pozzi

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Patrizia Pozzi (Milano, 8 maggio 1956Merate, 5 gennaio 2021) è stata una filosofa italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il Diploma di Maturità Classica, ha conseguito la Laurea presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi intitolata Vir sapiens: l’ideale umano di Spinoza (110/110 e lode). Tramite concorso ordinario è stata poi ammessa al V ciclo del Dottorato di Ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino; nell’a.a. 1995-1996 ha conseguito il titolo di Dottore in Ricerca con una tesi sulle Radici ebraiche del concetto spinoziano di scientia intuitiva. È stata insegnante di ruolo di Filosofia nelle scuole superiori dal 1987 al 2016, a Milano.

Dal 1987 al 2000 ha condotto lo studio sistematico della Lingua e Tradizione ebraica tramite lezioni di cadenza settimanale presso la Sinagoga di via Guastalla a Milano, avendo come maestro il Prof. Giuseppe Laras, titolare di Storia del Pensiero Ebraico presso l’Università degli Studi di Milano dal 1998 al 2007.

Dal 1987 al 2016 ha partecipato a convegni internazionali e nazionali, relativi tanto a Spinoza che alla cultura ebraica. Ha contribuito all’organizzazione del convegno: http://intranet.unimi.it/annrpt/rpt2003/DIP_FILOSOFIA.pdf[collegamento interrotto], Milano, 12 – 13 maggio 2003, collaborando alla pubblicazione degli Atti. Tra il 2000 e il 2006 ha collaborato a convegni internazionali sull’incontro-scontro tra ebraismo, cristianesimo e islamismo in qualità di segretaria scientifica della Fondazione Alessandro Nangeroni, in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca.

Nel corso degli anni, ha pubblicato: Visione e parola. Un’interpretazione del concetto spinoziano di scientia intuitiva, tra finito e infinito (FrancoAngeli, Milano 2012) e De vita solitaria: Petrarca e Spinoza (Mimesis, Milano 2017). Ha inoltre curato i «Quaderni Spinoziani», tra cui L’eresia della pace - Spinoza e Celan. Lingua, memoria, identità (ivi, 2005)[1].

Nipote di Antonio Fanzel, deportato politico ucciso nel lager nazista di Mauthausen[2], dal 1990 al 2004 ha collaborato presso l’ANED (Associazione ex deportati nel lager nazisti) ad una ricerca sulla deportazione femminile su deportate ebree (in particolare da Rodi) e curando la pubblicazione di due testimonianze fino a quel momento inedite (Agorà, V, 2001). Ha inoltre organizzato e partecipato a numerose iniziative per la Giornata della Memoria, anche nelle scuole. Ha curato Quintino Di Vona. Una vita per la libertà, (2009, Mimesis), e Mai più lontani. Antifascismo e Resistenza visti con gli occhi di una bambina, (2017, Mimesis) con Miuccia Gigante sulla vicenda del padre, Vincenzo Gigante, antifascista deportato e ucciso nella Risiera di San Sabba nel 1944. Nel 1997 ha conseguito presso l’Università di Milano una borsa di studio per attività di ricerca post-dottorato, e nel 2010 ha vinto un contratto di collaborazione di durata annuale con il CNR per un lavoro di ricerca sui rapporti tra tradizione ebraica e pensiero filosofico. A partire dalla sua istituzione nell’a.a. 1997-1998 fino al 2016, ha collaborato con la cattedra di Storia del Pensiero ebraico, dell’Università degli Studi di Milano, come assistente, poi come docente di laboratorio, infine, dal 2008-2009, come docente a contratto.

Dal 2000 al 2004 ha ottenuto, a seguito della vittoria di un concorso, un assegno di attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano, di durata quadriennale. Titolo del progetto di ricerca: I fondamenti antichi e medievali del pensiero ebraico. All’interno di questo progetto ha curato l’allestimento della Biblioteca di Judaica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, dando indicazioni d’acquisto e stabilendo i criteri di catalogazione dei volumi (attualmente in numero di 1500). Nel 2001 ha partecipato al Progetto di Ricerca (Prin) intitolato Libertà, Giustizia e Bene in correnti minori nella filosofia italiana del Novecento (coordinato dal prof. http://www.filosofia.unimi.it/dipafilo/index.php/88-docenti/prof-gabriele-scaramuzza[collegamento interrotto]), concentrandosi sulle eventuali influenze ebraiche in tali correnti. Dal 2004 al 2010 ha fatto parte del Direttivo ed è stata segretaria scientifica dell’Associazione italiana degli Amici di Spinoza, partecipando ad incontri di studio, curando la realizzazione seminari e la pubblicazione di volumi.

Nel marzo 2013 è stata eletta nel Direttivo della Società Filosofica Italiana[3], sezione lombarda, e fino al 2016 ha partecipato alle riunioni di detto direttivo, nel quale è stata rieletta nel 2019.

Nel gennaio 2017 le viene diagnosticata la SLA[4]. Nonostante le dure condizioni di immobilità imposte dalla malattia, grazie all'aiuto di un puntatore ottico riesce a continuare la sua attività di studio e di ricerca[5]. Nel 2019 pubblica, con l'aiuto della figlia maggiore, Homo homini deus. L’ideale umano di Spinoza, (Mimesis, 2019) e contribuisce con le sue riflessioni all'ideazione del convegno Unità mente-corpo: dialogano medici e filosofi, tenutosi a Varese presso l'Università dell'Insubria il 23 gennaio 2020, nell'ambito del progetto Giovani Pensatori[6]. L'idea originaria di un ciclo di altri incontri sullo stesso tema non si potrà realizzare a causa della Pandemia di COVID-19.

È morta il 5 gennaio 2021, all'età di 64 anni, per le complicazioni della malattia neurodegenerativa[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Spinoza dei miracoli. Con Atti del Seminario di Studi L'impostura ieri e oggi: dai miracoli alla televisione (Pisa aprile 2003), in «Quaderni Spinoziani» (Mimesis, 2004)
  • L’eresia della pace - Spinoza e Celan. Lingua, memoria, identità, in «Quaderni Spinoziani» (Mimesis, 2005)
  • Spinoza. Amore - Cosmopolitismo e tolleranza, in «Quaderni Spinoziani» (Mimesis, 2006)
  • Getta la pietra! Il Lager di Gusen-Mauthausen, con Giuseppe Valota (Mimesis, 2008)
  • Quintino Di Vona. Una vita per la libertà (Mimesis, 2009)
  • Visione e parola. Un’interpretazione del concetto spinoziano di scientia intuitiva, tra finito e infinito (FrancoAngeli, 2012)
  • Mai più lontani. Antifascismo e Resistenza visti con gli occhi di una bambina, con Miuccia Gigante (Mimesis, 2017)
  • De vita solitaria: Petrarca e Spinoza (Mimesis, 2017)
  • Homo homini deus. L’ideale umano di Spinoza (Mimesis, 2019)
  • Filosofia dell’infinito. Scritti scelti (1884-1888), di Georg Cantor, a cura di Patrizia Pozzi e di Emilio Ferrario (Mimesis, 2021)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Patrizia Pozzi, su Mimesis eBook Store. URL consultato il 23 marzo 2021.
  2. ^ Fanzel Antonio, su A.N.P.I. Comitato Provinciale di Milano, 17 gennaio 2020. URL consultato il 23 marzo 2021.
  3. ^ Patrizia Pozzi – Società Filosofica Italiana, su sfilombarda.it. URL consultato il 23 marzo 2021.
  4. ^ Merateonline, Viaggio tra i corridoi del piano zero di Villa dei Cedri/2. Patrizia, docente universitaria di filosofia, rapita dalla SLA. 'Abbiamo bisogno di sperare in un Dio Padre che ci ascolti', su Merate Online, 3 maggio 2018. URL consultato il 23 marzo 2021.
  5. ^ ODISSEA, su libertariam.blogspot.com. URL consultato il 23 marzo 2021.
  6. ^ C’è unità tra mente e corpo? Medici e filosofi a confronto per i Giovani Pensatori dell’Insubria, su VareseNews, 22 gennaio 2020. URL consultato il 23 marzo 2021.
  7. ^ Scomparsa Patrizia Pozzi: addio alla studiosa e prof della Statale, su MilanoToday. URL consultato il 23 marzo 2021.
  8. ^ Informarotary. n. 6 maggio-giugno 2019 Anno Rotariano 2018/2019. Presidente Rotary International: Barry Rassin - PDF Download gratuito, su docplayer.it. URL consultato il 23 marzo 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2649007 · ISNI (EN0000 0000 6653 3492 · SBN LO1V375875 · LCCN (ENnb2003007158 · GND (DE1155942698 · BNF (FRcb13739208w (data) · J9U (ENHE987007266779105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2003007158