Pastorale (Stravinskij)

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Pastorale
CompositoreIgor' Fëdorovič Stravinskij
Epoca di composizione1907
Prima esecuzione27 dicembre 1907
PubblicazioneJurgenson, Mosca, 1910
DedicaNadežda Rimskaja-Korsakov
Organicovoce e pianoforte

La Pastorale di Igor' Fëdorovič Stravinskij è una romanza per soprano e pianoforte che il compositore scrisse nel 1907.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1907, mentre si trovava a Ustyluh con la famiglia, Stravinskij iniziò a lavorare al progetto di due lavori di un certo impegno, lo Scherzo fantastique e il primo atto de Le rossignol[1]; nel frattempo scrisse una piccola composizione per canto senza parole e pianoforte che intitolò Pastorale e che fu l'ultima sua opera ascoltata da Nikolaj Rimskij-Korsakov prima di morire. Stravinskij scrisse questa romanza pensando alla voce di Nadežda, figlia del suo maestro, e la dedicò a lei.[2].
Il brano fu eseguito per la prima volta in forma privata nell'ottobre 1907 presso il salotto di Rimskij-Korsakov a San Pietroburgo; la prima esecuzione pubblica fu invece il 27 dicembre dello stesso anno nella Sala della Scuola di Musica di San Pietroburgo per una serie di concerti di musica contemporanea e fu eseguita dal soprano Jelisaweta Petrenko con l'autore al pianoforte.
L'accoglienza fu buona e, poiché Stravinskij amava molto questo suo pezzo, egli ne fece diverse trascrizioni, nel 1923 per voce e ensemble di fiati, nel 1933 per violino e pianoforte e anche per violino e ensemble di fiati[3].

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

La Pastorale è una composizione di grande semplicità in tonalità di Fa diesis maggiore. L'unico movimento, un Larghetto, è costituito da un vocalizzo classicamente diatonico che si svolge linearmente; l'armonia, creata col pianoforte, realizza, con note staccate e urti nati da lievi dissonanze, quasi un'impressione di contrasto, riuscendo però a ottenere un dialogo vivo e fresco, dal carattere un po' "agreste". In un certo qual modo in questo piccolo lavoro Stravinskij anticipa quello che sarà il clima della nuova arcadia neoclassica degli anni a venire a Parigi.[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Igor Stravinskij, Chroniques de ma vie, Parigi, Editions Danoel, 1935.
  2. ^ Igor Stravinskij - Robert Craft, Memories and Commentaries, Garden City, New York, Doubleday & Co.Inc., 1962.
  3. ^ Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, p. 23.
  4. ^ Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, p. 22.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN293013840 · BNF (FRcb13919978x (data)
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