Paraprenanthes

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Paraprenanthes
Immagine di Paraprenanthes mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
SottotribùLactucinae
Genere Paraprenanthes
Chang ex C.Shih, 1988
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato

Paraprenanthes Chang ex C.Shih, 1988 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici Chang e Chu Shih (1934-2005) nella pubblicazione " Acta Phytotaxonomica Sinica. [Chih su fen lei hsüeh pao.]. Beijing" ( Acta Phytotax. Sin. 26(6): 418) del 1988.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Habitus. Queste piante sono caratterizzate da specie con cicli biologici annuali o perenni e portamenti erbacei con habitat in prevalenza montani. Alcune specie sono aromatiche. Negli organi interni sono presenti dei canali laticiferi.[4][5][6][7][8][9][10]

Fusto. I fusti sono solitari, eretti e ascendenti; in alcune specie nella parte apicale sono presenti delle ghiandole. I fusti sono inoltre fogliosi (frondosi) all'apice. Le radici in genere sono di tipo fittonante.

Foglie. Le foglie possono essere sia basali che cauline e sono disposte lungo il fusto in modo alterno; sono sessili o picciolate. Le lamine hanno delle forme pennato-lobate o (raramente) indivise.

Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da capolini con peduncoli capillari e pendenti all'antesi. I capolini, solamente di tipo radiato (ligulifloro), sono formati da un involucro strettamente cilindrico composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. Le brattee, glabre e con forme da lineari a lanceolate-lineari, sono diverse e disposte su 2 - 3 serie regolarmente spiralate e embricate; il colore è verde con sfumature rosso-porpora chiaro. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette).

Fiori. I fiori (4 - 15 per capolino) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio è un cilindro poco compresso con alcune strette coste (laterali, mediane e ventrali). Gli acheni sono neri (o bruno nerastro) e privi di un becco (o molto corto). Il carpoforo è a forma d'imbuto. Il pappo è peloso per peli semplici, capillari e scabri.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo si trovano in Malesia, Cina e Giappone.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Lactucinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Lactucinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "basale" vicina alla sottotribù Hyoseridinae.[8]

I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[7][9]

  • gli acheni spesso sono compressi con una quindicina di costolature;
  • alla base gli acheni sono inseriti in un piccolo e liscio anello (carpoforo);
  • il pappo ha una struttura omogenea;
  • l'origine delle specie è prevalentemente del Vecchio Mondo (Mediterraneo e Himalaya).

La struttura filogenetica della sottotribù è ancora in fase di studio e completamento. Provvisoriamente è stata suddivisa in 10 lignaggi. Il genere di questa voce appartiene al "Paraprenanthes lineage" caratterizzato quasi totalmente da specie endemiche della Cina. Questo clade è molto vicino al "Notoseris lineage" e insieme ai lignaggi Lactuca e Melanoseris occupa, nella filogenesi della sottotribù, una posizione politomica (questa politomia rappresenta il "core" della sottotribù). La filogenesi del genere è incerta in quanto in alcune analisi molecolari dimostrano che Paraprenanthes è nidificato all'interno del genere Notoseris. Paraprenanthes è uno degli ultimi gruppi che si è diversificato verso i 6,3 milioni di anni fa.[9][18]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7]

  • alcune erbe sono aromatiche;
  • l'achenio è un cilindro poco (o nulla) compresso con alcune strette coste tutte uguali.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18.[9]

Elenco delle specie[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere ha 16 specie:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 188.
  8. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 348.
  9. ^ a b c d Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  10. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. ^ Judd 2007, pag. 523.
  15. ^ Judd 2007, pag. 520.
  16. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  18. ^ Kilian et al. 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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