Palazzo Pio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Palazzo Pio
L'edificio in fase di ristrutturazione (dicembre 2014)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàTresigallo
Indirizzovia del Mare 277 ‒ Tresigallo (FE)
Coordinate44°48′55.76″N 11°54′32.06″E / 44.815488°N 11.908906°E44.815488; 11.908906
Informazioni generali
Condizioniin fase di restauro parziale, urgenza di recupero totale
Realizzazione
ProprietarioComune di Tresigallo

Palazzo Pio è un palazzo signorile cinquecentesco di Tresigallo, in provincia di Ferrara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne costruito tra il 1517 e il 1531 da Alessandro Feruffino, capitano delle milizie del duca Alfonso I d'Este nella tenuta detta "La motta". Le proprietà a Tresigallo gli venivano dalla moglie, Caterina Machiavelli Dalle Frutta. Passò quindi in eredità alla figlia Ippolita, sposata a Federico Quais (detto Quaino) di Mantova, e da questi alla figlia Fiordimonte Quaina, sposata a Giovan Francesco Nigrisoli.

Nel 1622 subentrarono nel possesso del castello i Gualengo, ma nel 1653, in assenza di un erede maschio la mensa arcivescovile assegnò la proprietà al cardinale Carlo Pio di Savoia, dal quale passò ai suoi nipoti: in questo periodo la residenza venne utilizzata dai fattori della tenuta. All'estinzione del ramo spagnolo della famiglia, nel 1776 passò ai Falcò e quindi alla pubblica amministrazione durante il dominio francese. Venduto ad una lunga serie di proprietari, passò ancora nel 1872 alla "Società bonifiche territori ferraresi". Il solo palazzo venne ancora venduto nel 1914, fino ad essere acquistato nel 2009 dal comune di Tresigallo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La struttura è a pianta quadrata a tre piani, con murature di mattoni pieni a faccia vista e muri a scarpata e con solai in legno. Vi si aggiungono due torri sulla facciata principale (lato sud), di cui la più alta ha una scala con volta a botte in mattoni pieni. In origine la facciata era preceduta su questo lato da un portico a colonne, successivamente demolito.

Il palazzo reca tracce anche di numerosi altri rimaneggiamenti successivi (tamponatura delle finestre sul prospetto, superfetazioni, cambiamento della disposizione interna). Alla torre più alta si addossano ambienti di servizio moderni, mentre altri più antichi sono stati nel tempo demoliti.

La torre doveva assolvere ai compiti di difesa del palazzo e delle sue pertinenze, legate all'attività agricola. Negli anni quaranta erano state viste tracce di affreschi, ma le pareti oggi risultano tutte imbiancate.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Pio di Tresigallo sul sito su Le delizie estensi (Ferrara, città del Rinascimento e il suo delta del Po', nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco)
  • Sergio Raimondi, "Palazzo Pio di Tresigallo", articolo nella rivista Ferrara. Voci di una città, n.31, dicembre 2009.
  • Palazzo Pio sul sito del comune di Tresigallo
Controllo di autoritàVIAF (EN245873321 · WorldCat Identities (ENviaf-245873321