Palazzo Pignatari

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Palazzo Pignatari
Vista frontale del palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Basilicata
LocalitàPotenza
Indirizzolargo Pignatari - via San Luca, 85b
Coordinate40°38′21.8″N 15°48′23″E / 40.639389°N 15.806389°E40.639389; 15.806389
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Piani3
Realizzazione
Proprietariofamiglia Pignatari
Committentefamiglia Guevara

Il palazzo Pignatari è un edificio storico di Potenza, situato nell'omonimo largo nel centro storico della città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio storico risale probabilmente al XVI secolo.[1] Il palazzo nasce come ricovero delle cavalcature per i conti di Potenza, i Guevara, famiglia di condottieri spagnoli; per questo motivo nei documenti del tempo era menzionato con il nome di "cavallerizza".[2]

Nel 1604 il palazzo passò ai conti Loffredo[1], nuovi signori della città. In seguito l'edificio venne venduto ad altre famiglie illustri del luogo, nello specifico prima agli Addone e, successivamente, tramite ulteriore vendita, alla famiglia Ciccotti.[1] Fu soltanto negli ultimi anni dell'Ottocento che il matrimonio tra Emilia Ciccotti e Pasquale Pignatari, ingegnere cilentano, giunto a Potenza per lavoro e diseredato dalla sua ricca famiglia d'origine, segnò l'unione tra queste due casate ed il passaggio della proprietà di buona parte dell'edificio alla famiglia Pignatari, da cui prese il nome sia il palazzo che il largo su cui si affaccia.[3]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Portale del palazzo

La costruzione si sviluppa intorno ad una corte interna su cui si affacciano gli ambienti residenziali; del complesso originale si conserva solo l'antico portale d'ingresso ad arco costituito da grandi bugne di pietra.[1][4]

Il palazzo fa parte dei beni architettonici tutelati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Annamaria Scalise, Palazzo Pignatari - Comune di Potenza.
  2. ^ Angelo Nolè, La Cavallerizza dei Conti, in Controsenso, n. 9, Potenza, 2008, p. 10.
  3. ^ A. Pignatari D'Errico, pp. 79-83.
  4. ^ I Palazzi di Potenza, su basilicatanet.com. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato il 29 luglio 2020).
  5. ^ Elenco Beni Architettonici del territorio di Potenza, su vincolibasilicata.beniculturali.it, 3 aprile 2014. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angela Pignatari D'Errico, Donne e uomini e la storia di una città, in Paolo Albano (a cura di), La città capovolta: Potenza l'eretica, Potenza, Universosud, 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]