Palazzo Carmignani

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Palazzo Carmignani
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàGrosseto
Indirizzopiazza del Sale / strada Ricasoli / via Mazzini
Coordinate42°45′32.34″N 11°06′51.09″E / 42.758983°N 11.114192°E42.758983; 11.114192
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1921
StileLiberty
Realizzazione
ArchitettoIvaldo Reggiani

Palazzo Carmignani è un edificio situato nel centro storico di Grosseto.[1]

La sua ubicazione è tra piazza del Sale, strada Ricasoli e via Mazzini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo fu costruito agli inizi del XX secolo e si presenta a pianta trapezoidale, con la facciata principale corrispondente al lato minore che guarda sulla piazza del Sale; gli altri due prospetti maggiori si affacciano rispettivamente su strada Ricasoli e via Mazzini, dove si addossano alle pareti degli edifici contigui. L'edificio fu completamente ristrutturato nel 1921 su progetto di Ivaldo Reggiani, con l'aggiunta delle decorazioni in stile liberty della calzoleria Rossini, fondata nel 1895, poi "calzoleria popolare".[2]

La storica calzoleria è tornata solamente nel 2011 nella sua sede, poiché per diversi anni lo stabile era stato occupato da altre attività che però avevano mantenuto gli arredi originali.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato si articola su tre livelli, con porte d'ingresso architravate che si aprono su tutti i prospetti. Sulla facciata principale, la porta è sovrastata da un balcone sporgente. Le finestre che si aprono ai due livelli superiori si presentano di forma rettangolare, e risultano essere architravate al primo piano.

Il palazzo si contraddistingue per pregevoli decorazioni in stile liberty, ben evidenti al pian terreno lungo le due facciate che guardano verso piazza del Sale e strada Ricasoli. Allo stesso stile sono riconducibili gli arredi originari che ancora si conservano all'interno della calzoleria ospitata al pian terreno dello stabile.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Innocenti 2005, p. 155.
  2. ^ a b Celuzza, Papa 2013, pp. 145-146.
  3. ^ Soprintendenza Siena e Grosseto - Grosseto, numero catalogo 00352736, su sbap-siena.beniculturali.it. URL consultato il 26 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariagrazia Celuzza e Mauro Papa, Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013.
  • Enrico Crispolti, Anna Mazzanti e Luca Quattrocchi (a cura di), Arte in Maremma nella prima metà del Novecento, Milano, Silvana Editoriale, 2005.
  • Letizia Franchina (a cura di), Tra Ottocento e Novecento. Grosseto e la Maremma alla ricerca di una nuova immagine, Monteriggioni, Grafiche Bruno, 1995.
  • Mario Innocenti e Elena Innocenti, Grosseto: briciole di storia. Cartoline e documenti d'epoca 1899-1944, edizione riveduta e corretta, Grosseto, Editrice Innocenti, 2005.
  • Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.

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