Oumou Sy

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Oumou Sy al Messicana Cafè durante una sfilata in occasione della Biennale di Dakar (2006)

Oumou Sy (Podor, 1952) è una stilista senegalese di alta moda, conosciuta a livello internazionale, tanto da essere spesso definita "la regina dell'alta moda del Senegal"[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Oumou Sy sviluppa molto presto il talento e la passione per la moda: dopo aver ricevuto la sua prima macchina da cucire in regalo dalla madre all'età di sei anni, a soli tredici anni apre a St. Louis il suo primo negozio, chiamato Bagatelle Couture.

All'età di nove anni ha rifiutato un matrimonio combinato dalla sua famiglia, per poi scegliere da sola il suo compagno di vita e sposarsi con lui a sedici anni.

Autodidatta, si è da sempre impegnata nell'attuare una contaminazione fra arte, spettacolo e vita sociale. Nonostante il suo talento si sia espresso sin dall'inizio degli anni '80 nella creazione stilistica, si è distinta per l'assidua collaborazione con altri artisti africani impegnati in diversi media, quali il cinema, il teatro, la musica e la danza.

Il suo obiettivo è quello di far acquisire alla manifattura tessile la stessa dignità delle altre arti "maggiori" (cinema letteratura, teatro, ambiti in cui i senegalesi eccellono)[2].

La sua carriera è caratterizzata da un forte interesse per le tematiche di genere: i costumi scenici da lei prodotti suggeriscono una femminilità giocosa e sovversiva in cui le icone tradizionalmente impiegate per denotare una polarizzazione fra un'Africa primitiva e un Occidente civilizzato vengono ridotte a semplici decorazioni[3].

Fondatrice dell'associazione Metissacana, che sostiene lo scambio culturale ed economico tra i continenti, oggi vive e lavora a Dakar .[4]

Le sue collezioni sono state esposte in sfilate di moda in Europa, Asia, Africa e Stati Uniti. Ha aperto, inoltre, delle boutique a Ginevra e Parigi.[4]

Ha disegnato il guardaroba per i cantanti senegalesi Baaba Maal e Youssou N'Dour, e i i costumi da lei creati le sono valsi diversi riconoscimenti e premi in festival cinematografici internazionali.

È stata una dei tre stilisti africani a vincere il Principal Prince Claus Award nel 1998 (gli altri due erano Tetteh Adzedu dal Ghana e Alphadi dal Mali).[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Art of Africa: The 50 best African artists", The Independent, December 1, 2006. https://www.independent.co.uk/news/world/africa/art-of-africa-the-50-best-african-artists-426441.html
  2. ^ https://fashion-history.lovetoknow.com/fashion-clothing-industry/fashion-designers/oumou-sy
  3. ^ Metrograph, su metrograph.com.
  4. ^ a b CulturCooperation, "Portrait", op. cit.
  5. ^ Prince Claus Fund, Journal #2 Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.

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